La biopsia è inutile per la diagnosi della celiachia nella maggioranza dei bambini. A lanciare l’avvertimento è la Società di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica. I gastroenterologi europei puntano quindi a una nuova diagnosi per la celiachia nei bambini. Allo stato attuale metà dei bambini che si sospetta possano essere celiaci vengono sottoposti a biopsia o a un’endoscopia per confermare la loro diagnosi.
Si tratta di esami particolarmente invasivi:
- durante la biopsia lo specialista rimuove una piccola quantità di tessuto, o un campione di cellule, per analizzarli al microscopio e individuare la presenza di una malattia, seguirne l’andamento, e/o valutare l’efficacia di una cura.
- L’endoscopia è un esame che permette allo specialista di visualizzare gli organi interni. Prevede l’uso di un tubo rigido o flessibile, l’endoscopio appunto, capace di registrare e trasmettere le immagini a uno schermo per mezzo di fotocamere miniaturizzate. L’endoscopio viene inserito direttamente nella zona da esaminare.
Ora gli esperti stanno raccomandando che i bambini siano sottoposti a due esami del sangue per diagnosticare la celiachia, in modo da evitare questi due esami.
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La celiachia nei bambini
La celiachia colpisce l’1% dei bambini nella maggior parte dei paesi europei, anche se in alcuni si può raggiungere il 3 per cento. Può verificarsi già durante lo svezzamento, una volta che il glutine è stato introdotto nella loro dieta. Attualmente, l’unico trattamento per la celiachia è il rigoroso rispetto di una dieta priva di glutine.
La celiachia è la condizione cronica legata al cibo più diffusa tra i bambini in Europa. Gli esperti stimano che ci siano fino a un 80% di casi ancora non diagnosticati.
Le nuove linee guida per la diagnosi della celiachia nei bambini
Le nuove linee guida per la diagnosi della celiachia nei bambini sono state pubblicate sulla rivista scientifica Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition. Evitare biopsia ed endoscopia, oltre ad evitare ai bambini esami invasivi, permette di risparmiare anche molti soldi ai servizi sanitari nazionali.
Nel dettaglio le nuove linee guida raccomandano che:
- I test per anticorpi specifici devono essere eseguiti come screening iniziale nei bambini con sospetta celiachia;
- i bambini asintomatici possono essere diagnosticati senza la necessità di una biopsia, utilizzando gli stessi criteri dei pazienti con i sintomi della celiachia;
- la decisione di eseguire una biopsia diagnostica dev’essere presa in accordo tra lo specialista e la famiglia del bambino.
Cos’è la celiachia?
La celiachia è una condizione cronica causata da una reazione autoimmune al glutine, una proteina presente nel grano, nell’orzo e nella segale. Quando una persona celiaca mangia glutine provoca una risposta immunitaria nell’intestino tenue. A lungo andare questa reazione produce un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue e impedisce l’assorbimento di alcuni nutrienti. Le conseguenze a livello intestinale è la perdita di peso, il gonfiore e la diarrea. Sono però tutti gli organi a essere malnutriti, dal cervello, alle ossa, il fegato possono essere privati di nutrimento vitale. L’irritazione intestinale può causare mal di stomaco, soprattutto dopo aver mangiato. Non esiste una cura per la celiachia, ma seguire una scrupolosa alimentazione senza glutine può aiutare a gestire i sintomi e promuovere la guarigione intestinale.
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