Con cefalea a grappolo s’intende il susseguirsi di più attacchi di mal di testa che si presentano in un periodo di tempo limitato. In genere da pochi giorni a tre-quattro mesi, con intervalli liberi dal dolore. Di solito i grappoli si presentano con una periodicità fissa. Ad esempio in uno-due periodi nell’ambito di un anno con una cadenza stagionale, più spesso in primavera o in autunno. Si parla di cefalea a grappolo cronica quando gli attacchi si presentano ogni giorno per più di un anno consecutivamente, senza mai regredire.
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Cefalea a grappolo: gli attacchi sono regolari
Durante il grappolo gli attacchi si presentano mediamente da uno a tre a un massimo di otto nelle 24 ore. Spesso alla stessa ora, principalmente tra l’una e le tre del pomeriggio, intorno alle nove di sera e tra l’una e le due di notte. Particolarità che ha valso a questo mal di testa l’appellativo di cefalea a orologio per la puntualità con cui continua a ripresentarsi.
Quali sono i sintomi?
L’attacco di cefalea è breve con una durata variabile da 15 a 180 minuti. Si caratterizza per un dolore così forte, lancinante, che viene anche detta cefalea da suicidio. Il dolore è sempre localizzato da un solo lato, dietro e intorno all’occhio.
Il dolore si accompagna ad abbassamento della palpebra, intensa lacrimazione e irritazione della congiuntiva che si arrossa. Il naso invece si chiude con secrezione e a volte è presente arrossamento della metà del volto interessata, con sudorazione.
Impossibile stare fermi
Durante l’attacco di cefalea a grappolo il soggetto non riesce a stare fermo, perché mantenere una qualsiasi posizione fissa aumenta il dolore. Questo induce a contorcersi, a percuotere il capo con le braccia o contro una parete, in uno stato di estrema agitazione e di nervosismo.
Differenze con cefalea tensiva ed emicrania
La cefalea a grappolo si distingue dalla cefalea di tipo tensivo e dall’emicrania perché è molto meno frequente e perché si presenta soprattutto negli uomini in un rapporto di cinque-otto a uno rispetto alle donne. Al contrario dell’emicrania, dove le donne battono i maschi in un rapporto di due-tre a uno.
Quali sono le cause della cefalea a grappolo?
La cefalea a grappolo può essere innescata da alcuni fattori che intervengono solo durante il periodo del grappolo, quando si susseguono gli attacchi dolorosi di mal di testa. Non accadono mai durante i periodi di remissione.
Alcol
Si può considerare il principale fattore scatenante di un attacco di cefalea a grappolo per la sua azione vasodilatatrice. Bastano piccole quantità di alcool per scatenare un attacco doloroso. Questa ipersensibilità agli alcolici è limitata solo al periodo doloroso. Al di fuori si possono assumere alcolici senza pericolo di scatenare un attacco.
Alterazione dei ritmi circadiani
Cambiamenti di fuso orario, turni di lavoro variabili o notturni possono favorire o peggiorare questo tipo di mal di testa. Alcuni eventi della vita, come il cambio di lavoro, il matrimonio, il trasferimento in un’altra città e anche periodi di super-lavoro o stress emotivi possono favorire l’insorgenza di un periodo di grappolo o peggiorare la frequenza degli attacchi in chi soffre di questo tipo di cefalea. Lo stesso succede con i cambiamenti di temperatura e di luminosità: molti pazienti registrano l’inizio degli attacchi nelle stagioni di passaggio.
Sonno
Gli attacchi coincidono spesso con le prime ore di sonno e spesso anche un banale sonnellino pomeridiano può scatenare il dolore.
Quali sono le cure della cefalea a grappolo?
Per trattare questo tipo di mal di testa ci sono diverse strategie.
- Farmaci al bisogno: triptani
- Terapia di profilassi (prevenzione): calcio-antagonisti o antidepressivi
- Intervento chirurgico: neuromodulazione