I casi di norovirus sono in aumento anche da noi, dopo aver colpito Gran Bretagna e Stati Uniti. Si tratta di un virus comune molto contagioso, che causa vomito e diarrea. Come spesso accade i principali focolai sono nelle scuole. I bambini tornando a casa lo trasmettono anche ai loro familiari.
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Norovirus: quali sono i sintomi?
Generalmente il picco è proprio nel mese di febbraio. Provoca un’infezione virale che colpisce stomaco e intestino, cioè una gastroenterite, ossia una condizione che provoca nausea, vomito, diarrea e disturbi addominali. Molti dei sintomi durano solo due o tre giorni, anche se durante il tempo in cui i sintomi sono presenti, può essere estremamente fastidioso. A differenza di molti virus, questo in genere non provoca febbre.
L’esordio dei sintomi di solito è piuttosto rapido, già dodici ore dopo il contagio. Come si diceva è altamente trasmissibile, perché ogni paziente può rilasciare milioni di particelle virali, ma ne basta una per ammalare una persona. Ecco perché si creano focolai nelle scuole e in famiglia.
Come avviene il contagio?
Il contagio avviene sia come l’influenza tradizionale, respirando i droplet, ma anche con il contatto di superfici contaminate, come l’utilizzo di un bagno usato da un paziente. Anche i cibi infetti, per esempio i frutti di mare, come le ostriche, le verdure fresche o i frutti di bosco, possono portare alla malattia. Naturalmente se non sono lavati nel modo corretto.
Norovirus: le regole di prevenzione
Come abbiamo imparato durante la pandemia di Covid, anche in questo caso il lavaggio delle mani ha un’importanza cruciale. Occorre lavarsi le mani ogniqualvolta si va in bagno, prima di mangiare e anche prima di cucinare. Anche pulire attentamente le superfici di casa, soprattutto dei bagni è molto importante.
L’idratazione è la cura ideale
Come si diceva di solito questo virus ha durata breve, un paio di giorni circa. Il trattamento si basa sulla cura sintomatica. L’idratazione gioca un ruolo cruciale. Bisogna bere il più possibile. Se si ha vomito come sintomo bere a piccoli sorsi. La disidratazione è la conseguenza più pericolosa del norovirus.
FONTE: Istituto Superiore di Sanità