Fumo passivo e tumore al collo dell’utero, uno studio italiano ha scoperto un legame stretto. L’esposizione al fumo passivo di sigaretta aumenta di circa il 50% il rischio di sviluppare questo tipo di cancro.
La notizia arriva da una ricerca svolta dall’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica di Firenze e dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Journal of Cancer Research and Clinical Oncology.
In questo articolo
I numeri del cancro alla cervice in Italia
Il cancro alla cervice uterina era tra i più diffusi tra le donne fino a qualche anno fa. L’introduzione della vaccinazione contro l’HPV per le adolescenti, che è tra le principali cause di questo tumore e l’introduzione di test HPV che permettono di scovare precocemente le cellule tumorali hanno migliorato decisamente la situazione.
In Italia si stimano comunque 2.400 nuovi casi all’anno, che rappresentano l’1,3% di tutti i tumori diagnosticati nelle donne. I dati sono contenuti nel rapporto I numeri del cancro in Italia.
Quali sono i sintomi?
Nelle fasi iniziali i sintomi non ci sono o sono comuni a molte altre patologie. I sintomi più frequenti sono:
- perdite di sangue anomale,
- perdite vaginali senza sangue,
- dolore durante i rapporti sessuali.
Tra i fattori di rischio il fumo di sigaretta è già segnalato da molti studi scientifici. Le evidenze sulle conseguenze dell’inalazione del fumo passivo sono invece poche.
Fumo passivo e tumore al collo dell’utero: forte aumento del rischio
I ricercatori hanno messo sotto la lente di ingrandimento 21 studi svolti sul tema. L’analisi dei dati ha portato a evidenziare che il rischio di lesioni pretumorali di grado moderato o severo è del 52% più alta in chi sia esposta al fumo passivo. Il rischio di forme di tumore invasive è invece del 42% più elevato.
Fumo passivo e tumore al collo dell’utero: attenzione alla convivenza con i fumatori
La ricerca è andata nel dettaglio. Gli esperti hanno verificato la differenza tra l’esposizione da bambini e adolescenti e quella da adulti. Aver vissuto da piccoli in una casa dove si fumava aumenta il rischio ma moderatamente. Al contrario convivere da adulti fa alzare molto le probabilità di sviluppare questo tipo di tumore.