Cancro al colon retto e dieta vegetariana. Seguire una dieta ricca di verdure, noci, legumi e cereali integrali abbassa il rischio di tumore al colon retto di un quinto negli uomini. Il dato è contenuto in una imponente ricerca che ha visto la partecipazione di quasi 80.000 uomini e più di 90.000 donne. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Bmc Medicine. Nel dettaglio gli uomini che sceglievano di mangiare in questo modo vedevano le probabilità di essere colpiti da questo tumore del 22 per cento.
In questo articolo
Nelle donne non c’è lo stesso risultato: perché?
Perché i ricercatori non hanno visto lo stesso risultato nelle donne? L’ipotesi principali è che gli uomini hanno un rischio maggiore di essere interessati da questo tumore. Inoltre le donne mangiano tendenzialmente già quantità di questi cibi, in dosi maggiori rispetto a quello che fanno gli uomini in media.
Cancro al colon retto e dieta vegetariana: il ruolo degli antiossidanti
Il gruppo di ricerca ha chiesto ai partecipanti coinvolti di segnalare quante volte mangiassero i cibi contenuti in una lista di più di 180 alimenti. C’era l’indicazione di cibi sani, come cereali integrali, frutta e verdura e cibi meno sani, come succhi di frutta e patate e infine cibi di origine animale.
Gli antiossidanti che si trovano nella frutta, verdura e cereali integrali concorrono a ridurre il rischio di cancro del colon-retto. Queste molecole abbassano i livelli di infiammazione cronica che è l’habitat ideale per lo sviluppo delle cellule tumorali. sopprimendo l’infiammazione cronica, che può portare al cancro.
Cancro al colon retto e dieta vegetariana: quali sono gli altri fattori di rischio?
Il cancro del colon-retto è il terzo cancro più comune al mondo. Interessa un uomo ogni 23 e una donna ogni 25 nel corso della loro vita. I motivi sono solo ipotesi. Lo studio era osservazionale. Quindi non conosciamo le ragioni per cui una dieta a base vegetale possa svolgere un ruolo nella prevenzione del cancro del colon-retto.
Non solo il genere, ma anche l’etnia di provenienza ha implicazioni nello sviluppo di questo cancro. Lo studio ha coinvolto giapponesi, afroamericani e bianchi. Per potere confermare tutti i risultati sono però necessari altri studi. Come sappiamo tra i fattori di rischio di questo cancro ci sono anche il sovrappeso e il fumo di sigaretta. Queste due condizioni non sono state inserite nello studio.