Salute

Calcoli ai reni: ogni bicchiere d’acqua abbassa il rischio del 13%

L'idratazione è un passo fondamentale, ma anche evitare alimenti insospettabili gioca un ruolo cruciale

La prevenzione dei calcoli ai reni è facile come bere un bicchiere d’acqua. «Ogni bicchiere d’acqua in più può ridurre il rischio di formazione dei calcoli fino al 13%» sottolinea Vincenzo Mirone, urologo e presidente della Fondazione Pro-prevenzione e Ricerca in Oncologia. Con l’arrivo della bella stagione, aumenta il rischio di disidratazione e, di conseguenza, di coliche renali. Bere più acqua non è solo una buona abitudine, ma una vera e propria strategia di prevenzione dei calcoli renali.

Coliche renali: sintomi, cause e come riconoscerle

La colica renale è uno dei dolori più acuti e intensi che si possano provare. Si manifesta con un dolore improvviso che si irradia dalla zona lombare all’addome e all’inguine. Tuttavia, come spiega Mirone, «la calcolosi renale può decorrere in modo silente. Spesso è asintomatica e viene scoperta solo quando i calcoli ostruiscono le vie urinarie».

Se non trattata tempestivamente, la calcolosi può compromettere la funzione renale. Ecco perché è fondamentale riconoscere i sintomi precoci e agire con una corretta idratazione e alimentazione.

Idratazione: la strategia più efficace nella prevenzione dei calcoli ai reni

La prima regola per proteggere i reni è semplice: bere almeno 2 litri di acqua al giorno, preferibilmente oligominerale a basso contenuto di sodio. È importante distribuire l’assunzione di liquidi in modo costante durante tutta la giornata.

Da evitare

Consumo regolare di soft drink (bevande zuccherate e gassate), che possono favorire la formazione di calcoli.

Da privilegiare

Agrumi e caffè, che mostrano un effetto protettivo nei confronti della calcolosi.

Chi è più a rischio di calcolosi renale?

Negli ultimi anni, l’incidenza della calcolosi urinaria è aumentata in tutto il mondo. Colpisce in particolare gli uomini tra i 30 e i 50 anni, ma anche tra le donne i casi sono in crescita, complice un cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari. Le cause principali includono:

  • alterazioni metaboliche;
  • problemi anatomici delle vie urinarie;
  • stasi dell’urina;
  • scarsa idratazione.

Trattamenti per i calcoli renali: dalle terapie naturali alla chirurgia

Il trattamento dipende dalla dimensione e posizione del calcolo. Le opzioni includono:

  • terapie espulsive con idratazione e antinfiammatori;
  • disgregazione dei calcoli con agenti alcalinizzanti;
  • chirurgia mininvasiva o tradizionale: litotrissia extracorporea, ureteroscopia, nefrolitotrissia percutanea, chirurgia robotica o a cielo aperto.

Dieta anti-calcoli: cosa mangiare (e cosa evitare)

Una corretta alimentazione è essenziale per prevenire la formazione di nuovi calcoli. I consigli dell’esperto:

  • Ridurre il consumo di proteine animali, sale e alimenti ricchi di ossalati, come rabarbaro, sedano, spinaci, peperoni verdi, arachidi, cioccolato, uva, zucca, bietole, fragole, mirtilli e tè;
  • Privilegiare frutta e verdura ricche di acido citrico, come agrumi, mele e pomodori;
  • Praticare attività fisica regolare;
  • Mantenere il peso forma.

Per chi ha già sofferto di calcoli renali, è consigliabile eseguire un’analisi metabolica completa per valutare il rischio di recidiva e personalizzare le strategie di prevenzione.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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