Salute

Bronchiolite: cos’è il “vaccino” contro il virus respiratorio sinciziale?

Disponibile un farmaco che protegge i bambini dalle conseguenze di questa malattia che può essere pericolosa soprattutto per i bambini sotto un anno

Una sorta di vaccino contro il virus respiratorio sinciziale che provoca bronchiolite e polmonite ha ottenuto il via libera della Commissione europea. Si tratta del primo trattamento capace di proteggere tutti i bambini nel loro primo anno di vita. In genere il picco di questa patologia è a dicembre in genere. Quest’anno però la Società Italiana di Neonatologia e quella di pediatria ha chiesto ai genitori di agire il prima possibile contro questa malattia.

Se ne sta parlando molto dopo la circolare del ministero della Salute che non prevede la rimborsabilità di Beyfortus per le Regioni che non sono in regola con i conti della sanità. Si tratta della maggior parte delle regioni del Sud, Lazio compreso. Il ministero ha fatto marcia indietro, ma ora è una corsa contro il tempo.

Gruppo San Donato

Infezione respiratoria diffusissima tra i bambini

Quest’anno si stanno registrando moltissimi casi di virus respiratorio sinciziale. Sebbene possa essere spesso un’infezione respiratoria con conseguenze lievi per molti bambini e per la maggior parte degli adulti, gli studi dimostrano che è ancora una delle principali cause di ricovero per i neonati. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet ha confermato che a livello globale ci sono stati oltre 100.000 bambini deceduti per questa malattia.

Vaccino contro il virus respiratorio sinciziale: si tratta di un anticorpo monoclonale

A mettere a punto questo nuovo trattamento con anticorpi monoclonali AstraZeneca e Sanofi. Lo si trova in commercio con il marchio Beyfortus (nirsevimab). I bambini ricevono un’unica dose o al momento della nascita o appena prima dell’inizio della stagione di RSV. Non è un vero e proprio vaccino. Gli effetti indesiderati più comuni sono eruzione cutanea, reazioni nella zona di iniezione e febbre.

vaccino contro il virus respiratorio sinciziale: c’è anche un altro monoclonale 

Esiste un altro trattamento con anticorpi monoclonali approvato negli Stati Uniti e in Europa, che si chiama palivizumab, o Synagis, e protegge dalle infezioni nei bambini ad alto rischio. Con quel trattamento, i bambini ricevono un’iniezione intramuscolare ogni mese durante la stagione virus respiratorio sinciziale e di solito richiede 5 dosi. Il trattamento è stato approvato nel 1998.

Secondo un comunicato stampa di Sanofi, gli esperti della Commissione europea hanno approvato Beyfortus, grazie ai dati delle ricerche che hanno mostrato che il trattamento ha ridotto l’incidenza delle infezioni del tratto respiratorio inferiore causate da RSV che necessitavano di cure mediche del 70,1% rispetto al placebo.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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