Salute

Basalioma: definizione, sintomi, diagnosi, cure

Si tratta di un tumore della pelle che nasce dalla trasformazione delle cellule che si trovano nello strato più profondo dell'epidermide

Il basalioma (o carcinoma basocellulare) è il tumore maligno più frequente della cute. A differenza del melanoma, che origina dai melanociti ed è molto aggressivo, il basalioma deriva dalla degenerazione dei cheratinociti, le cellule “mattoni” dell’epidermide, si sviluppa localmente e tende a rimanere circoscritto e a non diffondersi a distanza (metastasi) se non molto raramente. Non è particolarmente aggressivo e pericoloso, ma, se non trattato precocemente, può dare severi danni estetici e funzionali.

Diffusione

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il basalioma è il più diffuso tra i tumori cutanei che, a loro volta, rappresentano la neoplasia più frequente (15,2%) tra tutti i tumori nell’uomo e la seconda (14,8%), dopo il tumore del seno, nella donna.

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In Italia, nel 95% dei casi il basalioma si manifesta in persone di età superiore ai 40 anni e la popolazione anziana, in genere di sesso maschile, è quella più colpita. Il numero di nuovi casi è del 30% circa più elevato negli uomini rispetto alle donne. Anche se sono stati osservati casi di basalioma nei bambini, lo sviluppo di questo tumore prima dei 20 anni è un evento molto raro.

Le parti del corpo interessate

I basaliomi si manifestano soprattutto nelle zone più esposte al sole: viso, cuoio capelluto, orecchie, collo, spalle e schiena (dorso). Risultano più frequenti negli individui con la pelle chiara. Le scottature, conseguenti all’esposizione ai raggi solari durante l’infanzia e l’adolescenza, sembrano avere un ruolo di rilievo nello sviluppo del basalioma in età adulta.

Ignazio Stanganelli è responsabile del Centro di oncologia dermatologica dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori IRCCS IRST (Puoi chiedergli un consulto qui).

Cause

Il basalioma può avere diverse cause:

  • Costituzionali: sono più a rischio le persone con pelle, capelli e occhi chiari, tipo l’attore australiano, e quelle immunodepresse, come chi ha subito un trapianto.
  • Familiari: uno dei fattori di rischio è una storia personale o familiare con la malattia.
  • Ambientali: l’eccessiva esposizione al sole favorisce l’insorgenza di tutti i tumori della pelle e, quindi, anche del basalioma. Anche eccedere con le radiazioni ultraviolette delle lampade abbronzanti può aumentare le probabilità di ammalarsi. La sua incidenza aumenta con l’età, con una maggiore frequenza tra 50-80 anni e un picco tra 35-50 anni nei soggetti che hanno utilizzato UV artificiali e/o sono stati fortemente esposti alle radiazioni solari nell’età giovanile.
  • Contatto con alcune sostanze: arsenico, catrame, carbone, paraffina e certi tipi di olio industriale.

Sintomi

Il basalioma nella maggior parte dei casi si localizza su viso, testa, collo e mani. Può presentarsi in diverse varianti:

eritematosa, molto simile a una scottatura, ma persistente e tendente ad allargarsi;
– nodulare, cioè simile a una lenticchia rosata e dura al tatto;
– pigmentata, simile a un neo o una lentiggine;
 sclerodermiforme, che somiglia a una cicatrice irregolare;
– ulcerata, simile a una piccola ferita aperta che non guarisce;
– a placche, come una macchia in rilievo che tende a crescere.

Diagnosi

Il basalioma è una sorta di lenticchia di colore rosato con sfumature perlacee e spesso è ricoperto da una crosticina. Grattandola può staccarsi e sanguinare.

Per diagnosticare la presenza di un basalioma, gli esami disponibili sono:

  • visita dermatologicail medico valuta a occhio nudo se sulla pelle siano presenti macchie o formazioni che potrebbero far sospettare la presenza di un tumore;
  • epiluminescenza o dermoscopia: esame non invasivo che permette di studiare in modo approfondito le aree cutanee pigmentate e di riconoscere eventuali tumori della pelle, compreso il melanoma.
  • biopsia: prelievo di una piccola quantità di tessuto da analizzare in laboratorio. È una procedura che si esegue in ambulatorio, in anestesia locale. In alcuni casi è possibile effettuare la biopsia e rimuovere il basalioma durante la stessa visita medica (biopsia escissionale).

Trattamenti

Il trattamento di scelta dei carcinomi basocellulari è l’escissione chirurgica radicale (dà il vantaggio di fare un controllo al microscopio della parte asportata). In presenza di numerose lesioni superficiali, per la sede o per l’età del paziente, lo specialista ha a disposizione altre procedure, quali crioterapia (con azoto liquido), cauterizzazione, laser chirurgia, radioterapia, trattamenti farmacologici, terapia fotodinamica. Per i casi avanzati non operabili c’è un nuovo farmaco, vismodegib, che inibisce selettivamente il recettore implicato nella patogenesi tumorale del carcinoma.

Il basalioma, soprattutto se eliminato o curato (trattato) nella fase iniziale del suo sviluppo, guarisce nella quasi totalità dei casi.

Prevenzione

La principale arma contro il basalioma, e contro tutti i tumori della pelle, è evitare l’eccessiva esposizione ai raggi UV. Inoltre, è raccomandabile l’utilizzo di creme ad alta protezione. In quanto ai bambini, si consiglia di proteggerli riducendo la dose cumulativa di esposizione ai raggi UV.

Il basalioma è una forma di tumore della pelle. «In genere colpisce persone esposte per molte ore al sole. È una neoplasia curabile con efficacia perché, a differenza del melanoma, non dà metastasi», spiega Nicola Mozzillo, direttore della divisione di chirurgia del melanoma e dei tessuti molli dell’Istituto nazionale dei tumori di Napoli. «È però importante identificarla e asportarla in fretta».

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