Avere un genitore o un fratello malato di epilessia aumenta il rischio di autismo: lo dimostra uno studio pubblicato su Neurology dalla ricercatrice Heléne E.K. Sundelin dell’ospedale universitario di Linkoping, in Svezia.
«Diversi studi precedenti hanno evidenziato un legame fra le due malattie – spiega Sundelin – ma la nostra ricerca è andata a indagare in maniera specifica tra i fratelli e i figli dei pazienti epilettici, per valutare l’eventuale rischio di autismo in questi familiari di primo grado».
I ricercatori hanno vagliato i dati relativi a oltre 85.000 persone con epilessia, valutando le condizioni di salute di 80.000 loro fratelli e oltre 98.000 figli. Ogni persona epilettica è stata confrontata con cinque coetanei sani e dello stesso sesso che vivevano nella stessa zona e nello stesso periodo. Un simile confronto è stato fatto anche con i familiari di primo grado.
A distanza di sei anni da questa prima valutazione, 1.381 pazienti epilettici e 700 persone sane hanno ricevuto la diagnosi di autismo: la prima conclusione a cui giunge lo studio è dunque che l’epilessia aumenta il rischio di autismo, soprattutto quando colpisce nell’infanzia.
Per quanto riguarda i parenti, invece, i dati indicano che figli e fratelli degli epilettici hanno il 63% di probabilità in più di sviluppare autismo. Avere la mamma epilettica fa impennare il rischio del 91%, mentre avere il papà epilettico fa lievitare il rischio del 38%.
«Il nostro obiettivo ora è quello di capire meglio cosa lega queste due malattie, in modo da sviluppare nuove terapie che siano in grado di combattere entrambe queste condizioni», conclude Sundelin.
Elisa Buson
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