Attività fisica anti tumore. La notizia non è nuova. Sappiamo da anni che fare sport e avere una vita attiva migliora la salute generale, abbassando il rischio di malattie importanti, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e diversi tipi di tumori.
Fare esercizio fisico tra l’altro potenzia anche l’efficacia dei trattamenti contro il cancro, siano essi chemioterapici o radioterapici. In particolare aiuta a combattere uno dei sintomi che più colpisce durante le terapie, come la stanchezza e la mancanza di energia. Dà sollievo anche da alcuni effetti collaterali come i dolori articolari, migliora l’umore e aiuta l’efficienza dell’apparato cardiorespiratorio. In più non ha effetti avversi.
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Attività fisica anti tumore: qual è l’impatto positivo in termini percentuali?
La novità contenuta nei nuovi studi scientifici è gli esperti hanno calcolato con precisione quale sia l’impatto sulla prevenzione di due tumori importanti e diffusi, come quello al colon e quello al polmone. A parlarne è la ROPI, la Rete Oncologica Pazienti Italia nel suo nuovo quaderno «Attività fisica e tumori».
L’analisi di una cinquantina di studi sull’argomento ha portato gli esperti a sostenere che l’attività fisica regolare faccia scendere:
- di circa il 30-40% il rischio di cancro al colon retto,
- del 20% di quello del tumore del polmone.
- Lo sport abbassa anche il rischio di tumore dell’endometrio in una forbice che va dal 20 al 40 per cento.
Perché l’attività fisica è anti tumore?
L’esercizio fisico aumenta infatti il numero di cellule natural killer, fondamentali per sostenere il sistema immunitario contro i tumori. È in grado anche di ridurre gli estrogeni, che sono tra le cause di alcuni tumori cosiddetti ormonodipendenti, come quelli dell’utero, del seno e della prostata.
Verso programmi di allenamento ad hoc
I medici stanno lavorando alla messa a punto di programmi specifici per ogni tipo di tumore. Finora si pensava che fosse sufficiente attenersi alla regola generale stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda di eseguire ogni settimana tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica, oppure tra i 75 e i 150 minuti di attività fisica rigorosa. Colpendo però organi diversi, è chiaro che sia meglio programmare degli allenamenti ad hoc, legati al rischio personale.