Un nuovo farmaco contro la dermatite atopica ha ricevuto il via libera alla rimborsabilità da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Si tratta di Abrocitinib e appartiene alla classe dei JAK inibitori. Il nuovo medicinale riesce a inibire l’azione di una proteine, la Janus chinasi, che è l’innesto dei segnali infiammatori che caratterizzano la dermatite atopica.
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Nuovo farmaco contro la dermatite atopica
Il farmaco ha superato sei sperimentazioni per valutarne sicurezza ed efficacia. I risultati sembrano non lasciare spazio a dubbi. Abrocitinib ha dimostrato una efficacia maggiore nel risolvere precocemente i segni e i sintomi di questa condizione. Inoltre ha superato con un alto punteggio i test per la tollerabilità. Il paziente può assumere il farmaco per tutto il periodo che gli è necessario. Si può anche interrompere senza la necessità di scalare le dosi come avviene con il cortisone. In genere si inizia con una quantità maggiore, per poi scalare in modo da trovare la dose esatta per ogni persona.
Nuovo farmaco contro la dermatite atopica non sarà per tutti, ma per i casi più importanti
Abrocitinib è un antinfiammatorio specifico per la dermatite atopica. Come detto impedisce l’azione dei mediatori dell’infiammazione, ma anche quelli del prurito. Dopo pochi giorni si assiste già a un miglioramento dei sintomi. Il farmaco è soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti dermatologi.
Molti gli italiani colpiti, non è una condizione solo dei bambini
La dermatite atopica colpisce tra i 2 e i 3 milioni di italiani, circa il 4% della popolazione adulta. Più di 35.000 persone convivono con la forma più grave, che condiziona pesantemente la loro qualità di vita.
È così che compare la dermatite atopica, o eczema atopico, una patologia che si pensa riguardi tra i 2 e i 3 milioni di persone: circa il 4% degli individui adulti. Di questi, un quinto – oltre 35 mila – presenta la forma moderata-grave: una condizione invalidante, che incide pesantemente sulla qualità di vita. In genere l’esordio avviene quando si è bambini, anche molto piccoli. Il problema sta nel fatto che può proseguire per tutta la vita. Inoltre ci sono casi di esordio anche dopo i 65 anni. Le forme lievi tendono a scomparire in modo benigno. Nei casi più gravi invece può durare tutta la vita con un’alternanza di remissione e riacutizzazione.