Un’ora al giorno di cammino, su terreno pianeggiante, può salvare le ginocchia. L’artrosi non è un disturbo della terza età o inevitabile, al contrario può essere prevenuta mantenendosi attivi nel corso della vita, già a partire dalla giovane età, e riducendo importanti fattori di rischio come obesità e sovrappeso.
Scricchiolio, rigidità o debolezza all’altezza del ginocchio possono essere segnale che la cartilagine dell’articolazione è stata danneggiata da sforzi eccessivi, microtraumi, lussazioni oppure, più semplicemente, che sta invecchiando. La degenerazione articolare può manifestarsi già prima dei 30 anni ma rimanere silenziosa, senza alcun sintomo percepito: per questo è importante ‘stare al passo’ con la propria salute adottando uno stile di vita sano e attivo. Lo sottolineano gli esperti dell’ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) a ridosso dell’annuale campagna di prevenzione per i disturbi osteoarticolari, in programma dal 13 al 31 ottobre con visite gratuite in numerosi centri italiani. «La malattia, poi, rimane silente e asintomatica fino ai 45/50 anni, quando iniziano a comparire i dolori. – spiega Luis Severino Martin Martin, Responsabile dell’U.O. di Medicina Interna e Reumatologia dell’Ospedale ‘Regina Apostolorum’ di Albano Laziale, Roma. – Nella donna, spesso, ciò coincide con lo squilibrio ormonale tipico della menopausa. Dato il lungo lasso di tempo tra la comparsa della malattia e il manifestarsi della sintomatologia dolorosa, molto si può fare in tema di prevenzione, per migliorare la qualità delle articolazioni, sia attraverso l’attività fisica, sia con il controllo del proprio peso corporeo».
In Italia una donna su quattro ha problemi alle ginocchia con la menopausa, e il 12 per cento degli uomini over-65. «L’artrosi del ginocchio – spiega il Prof. Alberto Migliore, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Reumatologia dell’Ospedale San Pietro, Fatebenefratelli di Roma – è la più comune malattia reumatica. Addirittura si stima che nei Paesi occidentalizzati a causa dell’obesità e del progressivo invecchiamento della popolazione diventerà un fenomeno epidemico nei prossimi decenni».
Che fare quando le ginocchia si irrigidiscono? La ‘ricetta’ di prevenzione è sempre la stessa: camminare, per almeno 4 chilometri al giorno, pari a 6 mila passi, qualsiasi sia l’età anagrafica. «L’importante è evitare attività ‘a scatto’, come calcetto o calcio, in cui, al contrario di passeggiare o correre, non c’è una progressione regolare del movimento. – prosegue Martin – Ciò compromette articolazione e tono muscolari, oltre ad esporre il ginocchio a rischio di traumi. Molto indicati sono, invece, attività quali il nuoto, la bicicletta e anche il ballo, a seconda delle proprie inclinazioni e passioni personali».
10/10/2014