Salute Mentale

Vai a dormire dopo l’1? Rischi problemi alla salute mentale

Il nostro cervello di notte lavora diversamente con conseguenze sulla fase REM. Questo porterebbe a un maggior rischio di ansia e depressione

Quali sono gli effetti di andare a dormire tardi? Chi sceglie di sdraiarsi dopo l’1 di notte può aumentare di molto il rischio di conseguenze negative sulla salute mentale. La notizia arriva da uno studio dell’Imperial College di Londra.

Lo studio dimostra che le persone che vanno a letto prima dell’1 hanno di solito una migliore salute mentale, con meno casi di depressione, disturbo generalizzato di ansia e disturbi comportamentali. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Psychiatry Research.

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I ricercatori hanno analizzato dati di quasi 74.000 persone, con un’età media di 63,5 anni. In media dormivano 7 ore al giorno.

Pesanti gli effetti di andare a dormire tardi anche se siamo gufi

Ma c’è di più. Lo studio sostiene che neanche il cronotipo possa salvarci. Il cronotipo è la preferenza genetica che ognuno di noi ha di svegliarsi presto o tardi o di andare a letto presto o tardi. Per capirsi si prendono ad esempio il comportamento degli animali: così chi ama andare a letto presto e svegliarsi la mattina si chiama allodola, chi preferisce il contrario è un gufo.
In pratica chiunque vada a dormire dopo l’1 di notte ha un maggior rischio di problemi alla salute mentale.

Il cervello di notte lavora diversamente e colpisce la fase REM

Per spiegare i risultati, i ricercatori hanno parlato della teoria chiamata La Mente dopo Mezzanotte, che suggerisce che il cervello lavora in modo differente di notte, con conseguenze sulla salute mentale.

Andare a letto tardi colpisce la fase REM, quella del sonno profondo, che ha un forte legame con la regolazione dell’umore. Alterazioni nella fase REM è visto come un fattore di rischio per molti disturbi neuropsichiatrici. Si valuta anche l’ipotesi che chi sta sveglio fino a tardi sia più esposto alla luce artificiale, oppure lavori fino a tardi.

Limiti dello studio: analizzate solo persone sopra i 60 anni

Alcuni esperti però hanno sottolineato un limite dello studio. Come si diceva, la platea delle persone osservate aveva in media più di 60 anni. Non sappiamo se la stessa cosa avvenga per i più giovani.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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