Gli uomini che soffrono di ansia hanno il doppio di probabilità di essere uccisi da un tumore. Lo rivela un ampio studio britannico presentato a Vienna in occasione del congresso del Collegio europeo di neuropsicofarmacologia (ECNP).
I ricercatori hanno preso in esame quasi 16.000 persone tra i 40 e i 79 anni, residenti nel Norfolk e arruolate (tra il 1996 e il 2000) nell’ambito del grande studio europeo EPIC (European Prospective Investigation into Cancer).
Ai blocchi di partenza, il disturbo d’ansia generalizzato (con il suo corollario di stress, insonnia, tensioni muscolari e difficoltà di concentrazione) è risultato essere un problema piuttosto diffuso nel campione sotto esame: erano infatti 126 gli uomini colpiti sugli oltre 7.000 registrati, mentre le donne ansiose erano 215 su 8.800.
A distanza di 15 anni dall’inizio dello studio, si sono contate 796 morti per tumore fra gli uomini e 648 fra le donne. Mettendo i dati a confronto, è emerso che gli uomini ansiosi corrono un rischio di morire di tumore che è doppio rispetto ai coetanei che non lo sono. Nessuna correlazione è stata evidenziata invece per le donne.
«Questo studio è il più grande condotto finora per fare luce sulla relazione tra ansia e cancro», spiega la coordinatrice Olivia Remes, dell’Università di Cambridge. «I risultati ci dicono che l’ansia è associata ad una maggiore mortalità per tumore negli uomini, anche se non dimostra una chiara relazione di causa-effetto. E’ possibile che gli uomini ansiosi assumano comportamenti o fattori di rischio che aumentano le probabilità di morte per cancro e che non abbiamo preso in considerazione nello studio – ammette la ricercatrice – ma in ogni caso questa associazione solleva delle questioni importanti: la società dovrebbe considerare l’ansia come un segnale d’allarme per la salute. Ricercatori, decisori politici e medici non le attribuiscono la dovuta importanza, e questo atteggiamento va cambiato. Molte persone hanno questo problema e gli effetti sulla salute sono consistenti. Con questo studio – aggiunge – abbiamo dimostrato che l’ansia non è solo un tratto del carattere, ma piuttosto un disturbo associato ad un’aumentata mortalità per altre cause, come ad esempio il cancro».
«Questi risultati non mi sorprendono», commenta lo psichiatra David Nutt dell’Imperial College di Londra. «Il forte stress che gli ansiosi vivono quotidianamente colpisce anche il loro organismo determinando importanti conseguenze su molti processi fisiologici, come la sorveglianza del sistema immunitario sulle cellule tumorali. Come spiegano gli stessi ricercatori, anche l’alcol e il tabacco potrebbero giocare un ruolo importante. Per questo motivo mi unisco al loro appello affinché la lotta ai disturbi d’ansia sia sostenuta con più informazione e più finanziamenti».
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