L’avvicinarsi di un impegno importante può far salire lo stress alle stelle, trasformando la nostra mente in una pentola a pressione: meglio farla “sfiatare”, prima che esploda. Come? Basta impugnare carta e penna e scrivere in pochi minuti quali preoccupazioni ci attanagliano: questo sfogo aiuta ad alleggerire il cervello, permettendogli di superare la situazione in maniera più brillante ed efficiente. Lo dimostra uno studio dell’Università del Michigan pubblicato su Psychophysiology.
La scrittura come sfogo
«Le preoccupazioni assorbono risorse cognitive: è come se le persone stressate fossero costantemente multitasking, ovvero impegnate in un compito mentre allo stesso tempo cercano di monitorare e sopprimere le loro ansie», spiega il coordinatore dello studio, Hans Schroder. «I nostri risultati dimostrano che tirando fuori queste preoccupazioni dalla testa attraverso la scrittura espressiva, si liberano risorse cognitive che permettono di completare il compito che ci aspetta in modo più efficiente».
L’esperimento
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto un semplice esperimento su un gruppo di studenti universitari riconosciuti come ansiosi cronici. I ragazzi sono stati sottoposti ad un test mirato per misurare l’accuratezza e la velocità delle loro reazioni: prima della prova, alcuni partecipanti hanno scritto in una manciata di minuti quali fossero le loro emozioni più profonde al momento, mentre gli altri hanno scritto sul foglio quello che avevano fatto il giorno precedente.
I risultati
Comparando i risultati dei test emerge che tutti i ragazzi hanno più o meno la stessa velocità di reazione e la stessa accuratezza, ma quelli che si sfogano con la scrittura espressiva sono più efficienti nell’esecuzione. L’elettroencefalogramma fatto durante l’esecuzione del test mostra infatti che il loro cervello raggiunge lo stesso obiettivo sprecando meno risorse.
Come un’auto nuova
Un altro autore dello studio, Jason Moser, usa la metafora automobilistica per spiegare questo effetto. «Gli studenti che hanno scritto delle loro preoccupazioni sono riusciti a scaricarsele di dosso per poi come una Prius nuova di zecca, mentre gli altri hanno continuato a marciare come una vecchia Impala del ’74, consumando più carburante per ottenere gli stessi risultati».
Prepararsi al futuro
In passato la scrittura espressiva era già stata sperimentata con successo per aiutare le persone a superare vecchi traumi, ma questo studio è il primo a valutarne l’efficacia nella preparazione ad un futuro evento stressante. «La scrittura espressiva riduce la fatica mentale in vista di un compito stressante, che poi è proprio ciò che strema le persone ansiose, che hanno la mente che lavora sempre di più. Questa tecnica – conclude Moser – alleggerisce il loro cervello facendo in modo che affrontino il compito a mente più fresca».
Elisa Buson
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