Per tenere allenato il cervello bastano pochi minuti al giorno: sudoku e penna. Quei numeri da incasellare con una sequenza logica nei quadratini di uno schema costituiscono una sorta di nutrimento per i neuroni. Secondo Ian Robertson, psicologo dell’Istituto di neuroscienza del Trinity College di Dublino, il sudoku, i cruciverba e altri passatempi enigmistici che stimolano la memoria, possono allungare di 14 anni la giovinezza cerebrale degli over 60.
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Sudoku e parole crociate allontanano l’invecchiamento cerebrale
Due ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, Laura Fratiglioni e Hui Xin Wang, hanno analizzato tutti gli studi che riguardano la possibilità di ritardare o ridurre il rischio di demenza e hanno chiamato riserva cerebrale (brain reserve) la capacità del cervello di tollerare i cambiamenti dovuti all’invecchiamento senza sviluppare sintomi della malattia: la resistenza del cervello ai danni dell’età, quindi.
Ebbene, stando ai risultati pubblicati sul Journal of Alzheimer’s disease, questa riserva mentale viene migliorata da tutte le attività che implicano ragionamenti, uso della memoria, difficoltà da risolvere: dai rebus alle parole crociate, dai giochi di memoria al sudoku, appunto.
Così il rischio demenza è più lontano
Una vita ricca di stimoli per i neuroni allontana di qualche anno la demenza, nelle persone predisposte a questa patologia. Nelle altre (cioè in chi non ha particolari problemi) l’effetto benefico della ginnastica mentale si manifesta con un calo dei problemi di memoria e delle difficoltà cognitive. I risultati sono ancora migliori in chi svolge una regolare attività fisica, anche in età avanzata, e mantiene relazioni sociali soddisfacenti. Insomma, la definizione di gioco rischia di star stretta a quei numeri in cerca di caselle.
Fare il sudoku “cura” pigrizia mentale e depressione
Ogni organo del corpo si mantiene in salute se si è capaci di stimolarlo, di tenerlo allenato, e lo stesso vale per le cellule del sistema nervoso, per le loro connessioni: il cervello è un organo che può essere migliorato e nutrito e gli esercizi di memoria, i calcoli, i problemi di logica e matematica sono importanti per non perdere le funzioni cerebrali.
Sudoku e affini possono essere considerati come piccole terapie. Si pensi alle persone stanche, provate da periodi difficili, disturbi di stagione o malattie debilitanti: la difficoltà di concentrazione, la pigrizia mentale, la depressione svaniscono più in fretta grazie all’impegno sugli schemi. Non si tratta solo di risolvere esercizi numerici, ma di focalizzare l’attenzione su qualcosa di diverso dalla malattia, dalla paura, dall’insicurezza.