La stagione in cui si nasce sembrerebbe influire sul temperamento e sul rischio di sviluppare disturbi dell’umore nella vita adulta. L’ipotesi è di un gruppo di ricercatori della Semmelweis University di Budapest, Ungheria, che sulla base di indagini biochimiche sostiene che essere nati in una stagione piuttosto che in un’altra produce su alcuni neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, un’influenza che permane a lungo termine. Lo studio è stato presentato al Meeting dell’European College of Neuropsychopharmacology (Ecnp) di (Berlino, 18-21 ottobre), ed ha coinvolto oltre 400 persone. “Attraverso un’analisi della personalità ‘incrociata’ con la stagione di nascita, è stato possibile concludere che essere nati in una stagione piuttosto che in un’altra può diminuire o aumentare le probabilità di sviluppare alcuni disturbi dell’umore” spiega uno degli autori, Xenia Gonda. “Il meccanismo per cui ciò accade non è noto, ma stiamo cercando di capire se esistono marker genetici collegati alla stagione di nascita e agli effetti sulla psiche”.
Ecco le tendenze statisticamente significative rilevate dai ricercatori: i nati in inverno sono meno inclini a un temperamento irritabile rispetto a chi è nato in altri periodi dell’anno; il temperamento ciclotimico, caratterizzato da rapidi e frequenti passaggi da un umore gioioso a un mood triste, è risultato significativamente più diffuso tra i nati in estate, rispetto ai nati d’inverno; i nati in autunno hanno un temperamento meno ‘depresso’ rispetto ai nati in inverno; tra i nati in primavera e in estate erano decisamente più alte le percentuali di ipertimici, ovvero persone con un temperamento estremamente positivo.
21/10/2014
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