C’è chi conserva tutto, un biglietto dell’autobus di una gita, lo scontrino di una cena romantica, il primo regalo della persona amata: un modo abbastanza diffuso per fissare nel tempo i momenti importanti della vita. Ma la vera gioia, sostiene uno studio condotto alla Harvard University di Boston (Usa), è nelle piccole cose quotidiane, quelle a cui non diamo assolutamente importanza. Certo, non ci voleva la scienza per far risaltare il fatto che, nella frenesia di tutti i giorni, capita spesso di non catturare la gioia di una semplice telefonata a un amico o di aver portato a termine un banale documento di lavoro. Eppure è così e, sulle pagine della rivista scientifica Psychological Science, si legge che il presente appare più dolce quando diventa passato, perciò vale la pena ricordarsi anche gli eventi apparentemente più insignificanti.
Per dimostrarlo, il team di ricercatori ha condotto dei test su alcuni studenti americani, chiedendo loro di creare una capsula del tempo, una semplice scatola in cui collezionare il racconto di alcuni fatti recentemente accaduti (una conversazione o un evento sociale, senza particolare significato), il capitolo finale di una ricerca scolastica e almeno tre canzoni ascoltate in quel momento. All’apertura dell’archivio, tre mesi dopo i ricercatori hanno osservato reazioni come meraviglia, stupore e curiosità. Guardati dal futuro, quei semplici ricordi erano fonte di gioia inaspettata da parte degli stessi partecipanti che non li avevano investiti di importanza tre mesi prima. «In genere, non pensiamo che i momenti ordinari siano meritevoli di essere ricordati – spiega Ting Zhang, che ha coordinato la ricerca – Tuttavia i nostri studi dimostrano che questo atteggiamento è spesso errato. Ciò che è banale oggi diventa più straordinario nel futuro, molto più di quanto saremmo portati a credere».
Osservazioni di un altro studio in parallelo, hanno portato gli studiosi a concludere che è vero anche il contrario: conservare un cimelio di un avvenimento ritenuto straordinario può nel tempo, invece, perdere di importanza e lasciarci con un ricordo banale. Colpa delle aspettative troppo alte, si evince dalla ricerca, le stesse che ci limitano nell’apprezzare la routine quotidiana. Da accantonare, nella ricetta per la felicità quotidiana che includerebbe anche il «non dare per scontato il presente e documentare i momenti ordinari concedendoci la possibilità, in futuro, di riscoprirli».