Salute Mentale

Il cervello di donne e uomini invecchia diversamente

Le donne restano più giovani fino a una certa età, poi la situazione si inverte

Fino ai 75 anni il cervello delle donne sembra invecchiare meglio rispetto a quello degli uomini, mostrando una maggiore capacità di eseguire compiti specifici e una minore perdita di tessuto cerebrale. Tuttavia superata questa soglia di età, la situazione si inverte, con un peggioramento più marcato nel cervello femminile.

Questo è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori delle Università di Waterloo (Canada) e della California a San Francisco, pubblicato sulla rivista scientifica Science Translational Medicine. Già una ricerca del 2022 aveva dimostrato come il cervello di donne e uomini lavorassero in modo diverso.

Angiogenesi e invecchiamento cerebrale

I ricercatori si sono concentrati sull’angiogenesi, il processo di formazione di nuovi vasi sanguigni, cruciale per mantenere una corretta funzionalità cerebrale. Con l’invecchiamento i vasi sanguigni diventano meno flessibili, si deteriorano e possono rompersi, compromettendo l’apporto di sangue al cervello.

Questo fenomeno è strettamente collegato a molte forme di demenza e deterioramento cognitivo, che risultano aggravate dalla ridotta capacità del cervello di produrre nuovi vasi per sostituire quelli danneggiati.

Approfondire il funzionamento dell’angiogenesi è fondamentale per sviluppare terapie innovative contro le malattie neurodegenerative. Tuttavia la ricerca sull’invecchiamento cerebrale umano è ancora in evoluzione e presenta molti aspetti da chiarire.

Lo Studio sul cervello di donne e uomini: metodi e risultati

Lo studio ha analizzato i dati di 435 individui over 75 e un campione di controllo, esaminando:

  • Esami di imaging cerebrale per misurare l’atrofia e la densità vascolare.
  • Dati clinici per valutare la funzione cognitiva.
  • Marcatori dell’angiogenesi nel sangue, come il Vascular Endothelial Growth Factor (Vegf), essenziale per la crescita dei vasi sanguigni.

Le differenze di genere nell’invecchiamento del cervello

Dall’analisi sono emerse due componenti principali del declino cerebrale legate alla neurodegenerazione vascolare:

  1. Ridotta angiogenesi: una capacità compromessa di formare nuovi vasi sanguigni.
  2. Salute vascolare: deterioramento delle condizioni di vasi e capillari nel cervello.

I dati mostrano che, fino ai 75 anni, le donne hanno una maggiore presenza di marcatori dell’angiogenesi associati a una migliore funzione esecutiva e a una minore atrofia cerebrale rispetto agli uomini. Tuttavia, questa tendenza si inverte oltre i 75 anni, con un peggioramento più rapido nel sesso femminile.

Prevedere e combattere il declino cognitivo

Lo studio sottolinea l’importanza di considerare il sesso e l’età come variabili cruciali nella ricerca sulle malattie neurodegenerative. Questi fattori possono influenzare non solo la diagnosi precoce, ma anche lo sviluppo di terapie personalizzate per contrastare la demenza e altre forme di declino cognitivo.

Conclusioni

La ricerca evidenzia come il declino cognitivo sia strettamente legato alla salute dei vasi sanguigni cerebrali e al processo di angiogenesi. Le differenze di genere e l’invecchiamento giocano un ruolo chiave, suggerendo la necessità di approcci terapeutici specifici basati sul sesso e sull’età.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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