Se al detto popolare “i soldi non fanno la felicità”, avete sempre risposto ironicamente che è meglio piangere in una Ferrari che in una Cinquecento, leggete qua.
Secondo un ampio studio pubblicato sulla rivista Personality and Social Psychology Bulletin, la felicità e la soddisfazione per la propria vita non dipendono tanto dal peso della busta paga, quanto dalla stabilità del conto corrente.
I ricercatori britannici delle università di Stirling e Nottingham sono giunti a questa conclusione dopo aver seguito per ben 9 anni oltre 18.000 persone tra Germania e Gran Bretagna, monitorando la loro situazione lavorativa, il reddito e il livello di soddisfazione generale.
I risultati dimostrano che a guadagni maggiori non corrisponde una maggiore felicità. Quando però la situazione economica inizia a traballare e il conto corrente cala, la soddisfazione crolla. A soffrire di più dell’instabilità economica sono le persone più meticolose e coscienziose, nel lavoro così come nella vita di tutti i giorni: l’impatto della crisi economica per loro è due volte e mezzo più negativo che per le persone più “spensierate”.
Questa scoperta, che forse qualcuno potrà giudicare di poco conto, potrebbe però dare importanti indicazioni sul giusto sostegno psicologico che bisogna offrire alle vittime della crisi. «Per migliorare la felicità e il benessere delle persone che vivono nei Paesi più sviluppati, non bisogna puntare tanto sull’aumento del reddito percepito, quanto sulla stabilità finanziaria – affermano i ricercatori – offrendo allo stesso tempo il giusto supporto alle persone che subiscono gli effetti negativi di perdite economiche».
di Elisa Buson
POSSONO INTERESSARTI ANCHE:
La crisi economica uccide: disoccupazione legata ad un suicidio su cinque
I bambini ricchi hanno il cervello più grande
Asma: aumenta con la crisi economica
Crisi economica e salute: esiste una relazione
Spogliarello: le donne lo fanno per soldi, gli uomini per autostima
I bambini ricchi hanno il cervello più grande