Salute Mentale

Effetti negativi dei social network anche sui 19enni

Non solo sui giovanissimi, ma anche sui più grandi ci sono conseguenze importanti. Tanti studi, però ancora poche certezze

Gli effetti dei social media colpiscono anche chi ha 19 anni e non solo i giovanissimi. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista scientifica World Psychiatry, che sottolinea che non ci sono differenze di genere. Le conseguenze negative – i ragazzi diventano più fragili e vulnerabili – interessa in egual misura sia gli uomini, sia le donne. Queste ultime hanno conseguenze più importanti nella prima parte dell’adolescenza, mentre una volta raggiunta la maggior età l’impatto è praticamente lo stesso.

Effetti dei social media più gravi se il contesto familiare è disfunzionale

I ricercatori mettono in luce che gli effetti dei social media vengono acuiti se i 19enni vivono in famiglie cosiddette disfunzionali, dove cioè ci sono anche altri problemi di salute mentale, oppure una disabilità o ancora la sensazione di isolamento sociale.

Gruppo San Donato

Molti studi sugli effetti dei social media, ma poche certezze

Il gruppo di ricerca ha analizzato diversi studi svolti in precedenza che si concentravano sulle conseguenze di un uso massiccio dei social network. Il problema è che già una ricerca del 2023 aveva rivelato che la metà degli adolescenti è sempre connessa, vive cioè il proprio smartphone quasi come se fosse parte di ogni momento della giornata.

Diventa più complicato per gli esperti riuscire a capire se i problemi legati alla salute mentale siano dovuti proprio ai social network o ad altri fattori. Ad esempio una ricerca sottolineava che i ragazzini dormono poco perché prima di addormentarsi continuano a guardare video sul cellulare. Sappiamo che un riposo non corretto può avere conseguenze sulla salute mentale. Un altro lavoro sosteneva che l‘uso eccessivo dei social network acceleri il processo di invecchiamento delle cellule del cervello.

Come la droga o utile all’integrazione e all’inclusione?

Uno studio del 2020 ha dimostrato che un uso moderato, fino cioè a due ore al giorno di presenza sui dispositivi, migliori gli aspetti psicosociali dei ragazzini, meglio di chi non li usa o di chi li usa troppo.

Una ricerca del 2019 sosteneva che gli effetti dell’uso straripante dei social network accende le stesse zone del cervello della dipendenza degli stupefacenti. Alcuni esperti sottolineano infatti che togliere il cellulare ai ragazzini produca sintomi del tutto simili a quelli di una crisi di astinenza.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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