Più che aumentare, esordiscono prima, diventando sempre più pesanti da un punto di vista economico. Perché in molti casi, come nella depressione, le cause non si conoscono e quindi le patologie fanno fatica ad essere prevenute. Così Cristina Colombo, primario del Centro Disturbi dell’Umore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, descrive il problema della depressione e dei disturbi mentali nel mondo.
Le parole della dottoressa si rifanno alla visione che del problema ha dato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo cui l’impatto globale dei disturbi mentali continua a crescere con conseguenze importanti non solo sulla salute delle persone, ma anche sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo.
In questo articolo
Stile di vita e sostanze psicoattive
«Il dato sull’esordio precoce rispetto a un tempo può essere legato a più fattori» spiega l’esperta del San Raffaele. «Prima di tutto allo stile di vita dei giovani, che dormono sempre meno e sono sempre più esposti a luci e dispositivi anche di notte. Secondo alla diffusione di sostanze psicoattive, che possono essere sicuramente un “trigger” (cioè un fattore scatenante, ndr) di alcune patologie, in primis la depressione». Il commento integrale nella videointervista.
Leggi anche: L’ipertensione o pressione alta
Depressione e disturbi mentali:
i dati dell’Oms
Gli ultimi dati dell’OMS disponibili sul sito Epicentro, dell’Istituto Superiore di Sanità, dicono che nel mondo il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali. E che la metà di tutte le malattie inizia all’età di 14 anni, tre quarti entro i 25.
Queste, invece, le parole di Devora Kestel, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze presso l’Organizzazione mondiale della Sanità a febbraio 2019. «La situazione della salute mentale nel mondo non è buona. Al primo posto nella classifica delle problematiche legate alla salute mentale globale c’è la depressione, che non conosce distinzioni di tipo socioeconomico, perché colpisce indistintamente tutti. C’è poi un abbassamento dell’età in cui si presentano questi disturbi, così come si abbassa l’età dei suicidi».
Leggi anche…
None found