La paura della diffusione in Italia del covid-19 sta creando problemi di ansia nella popolazione con effetti diretti sulla capacità del nostro corpo di difendersi. L’unica arma certa che abbiamo contro il coronavirus è proprio il nostro sistema immunitario. Sarebbe questo il motivo per cui il nuovo virus colpirebbe meno i bambini in età scolare e gli adolescenti in genere, perché sono quelli che hanno le difese immunitarie più attive. Il legame tra ansia e difese immunitarie è da tempo al centro di molti studi del mondo scientifico internazionale.
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Ansia e difese immunitarie: attenzione ai livelli di cortisolo
Quando viviamo momenti d’ansia il nostro corpo rilascia alcuni ormoni, in particolare il cortisolo, che possono indebolire il nostro sistema immunitario. L’ansia fa reagire il cervello, che innesca sintomi fisici, anche se non ci si trova davvero in pericolo. All’inizio la prima risposta del nostro corpo è caratterizzata da alcuni sintomi lievi, come
- un leggero mal di testa,
- nausea,
- diarrea,
- necessità di fare pipì più spesso del solito,
- tensione muscolare nell’area delle spalle e del collo.
Ansia e difese immunitarie: il cortisolo utile all’inizio, diventa un problema dopo qualche giorno
Se questa condizione di ansia persiste però possono arrivare i problemi veri. Lo stato di paura fa rilasciare il cortisolo, che non a caso è chiamato l’ormone dello stress. In realtà il cortisolo è un’arma di difesa che il nostro organismo mette in atto. Il corpo reagisce alle situazioni di stress prolungato con l’infiammazione. Il cortisone indebolisce alcuni anticorpi che provocano questa infiammazione. Quindi nel breve termine il rilascio di cortisolo è utile, ma a lungo andare ci fa entrare in una spirale che ci fa diventare più sensibili alle infezioni, sia esse di natura virale o batterica.
Il cortisolo abbatte il numero dei linfociti T e dei globuli bianchi in generali, che sono le cellule preposte alla difese dell’organismo da attacchi esterni.
Come gestire l’ansia?
Ovviamente è inutile dire a chi soffre di ansia di smettere di essere ansioso. Forse è addirittura controproducente spiegargli che chi è ansioso alza il rischio di ammalarsi più facilmente rispetto agli altri. È importante trovare qualcosa che sia giusto per ciascuno di noi. Fare attività fisica aiuta sempre, perché abbassa naturalmente i livelli di cortisolo nel sangue. Fare una lunga passeggiata o una pedalata, meglio ancora in mezzo alla natura può avere effetti sorprendenti. Quando si passeggia a passo svelto, l’organismo produce una quantità di endorfine fino a cinque volte superiore rispetto a quando è a riposo. Le endorfine, conosciute anche come “ormoni della felicità”, sono una fonte di benessere per il corpo e per la mente.
Ci sono molte tecniche che possono aiutarci, ma prevedono una conoscenza maggiore. Le più indicate sono lo yoga e la meditazione, che richiedono però la capacità di saperle mettere in pratica.
Se siete particolarmente pigri potete optare per la risata. Ridere fa bene alla salute perché aumenta la quantità di ossigeno che si respira, stimola il cuore, i polmoni, i muscoli e aumenta l’endorfina che rilascia il cervello. Uno studio, pubblicato sulla rivista Heart&Lung, ha indagato sui benefici psicologici per le persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva e ha dimostrato che ridere migliora sensibilmente l’umore e lo stato psicologico dei pazienti.
Ansia e difese immunitarie: l’alimentazione può essere di aiuto?
Anche l’alimentazione può giocare un ruolo importante nel controllo dei livelli di stress, come spiega l’esperto in questa video intervista.