Psicologia

Stonewalling: cos’è e perché può rovinare le relazioni

Rifiutarsi di comunicare e chiudersi durante una discussione può impedire la risoluzione dei problemi, creando una barriera tra le persone coinvolte

Immagina di essere coinvolto in una discussione importante con una persona a cui tieni. Stai cercando di esprimere i tuoi pensieri e sentimenti, ma dall’altra parte c’è un silenzio totale, uno sguardo distante e un muro invisibile che sembra separarti dal tuo interlocutore. Questo comportamento, noto come stonewalling, aumenta la distanza e le incomprensioni nei rapporti con gli altri.

Cos’è lo stonewalling?

Il termine stonewalling, secondo il Cambridge Dictionary, significa «impedire lo sviluppo di una discussione rifiutandosi di rispondere alle domande o parlando in modo tale da impedire ad altre persone di esprimere le proprie opinioni».

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Lo stonewalling può essere tradotto come un comportamento di ostruzionismo, in cui qualcuno blocca deliberatamente il dialogo evitando il confronto. Ad esempio, può decidere di non rispondere di fronte a una domanda, evitare l’interazione con l’altro e non partecipare al dialogo.

Lo stonewalling nelle relazioni

Nelle relazioni, lo stonewalling può essere estremamente dannoso, impedendo la risoluzione dei conflitti e creando una barriera tra le persone coinvolte. Può essere legato a una condizione di frustrazione o insicurezza ma, talvolta, può anche essere una strategia per esercitare il controllo su una relazione. Chi lo subisce può sentirsi rifiutato o ignorato, provare rabbia, risentimento e un crescente senso di impotenza.

Anche se chi compie lo stonewalling potrebbe non essere sempre consapevole del danno che sta causando, il risultato è spesso una progressiva rottura del legame emotivo, minandone la stabilità e rendendo sempre più difficile la comunicazione e la comprensione reciproca.

John Gottman, professore emerito di Psicologia all’Università di Washington noto per i suoi studi sulla stabilità matrimoniale, ha studiato a fondo il comportamento delle coppie identificando vari comportamenti che possono predire la fine di una relazione. Tra questi c’è proprio lo stonewalling, che Gottman definisce come uno dei quattro cavalieri dell’apocalisse” delle relazioni, insieme alla critica, al disprezzo e all’atteggiamento difensivo.

Come affrontarlo?

Secondo il Gottman Institute, il primo antidoto allo stonewalling è fermarsi, prendendosi una pausa di almeno 20 minuti dalla conversazione, concordata in modo rispettoso con il partner, ad esempio attraverso un segnale non verbale o una parola predefinita. Infatti, se ci si sente sopraffatti è importante comunicarlo all’altro, senza interrompere bruscamente la discussione o andandosene da soli.

Durante questa pausa, è fondamentale concentrarsi sul rilassamento fisico ed emotivo, evitando pensieri di indignazione o vittimismo, per poter tornare alla discussione in uno stato mentale più calmo e costruttivo.

Nel caso in cui lo stonewalling persista, potrebbe essere consigliabile cercare l’aiuto di un professionista, come un terapista di coppia, che possa facilitare il processo di comunicazione, aiutare a identificare eventuali modalità comunicative disfunzionali e favorire la risoluzione dei problemi.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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