Psicologia

Effetto spotlight: come mai ci sentiamo al centro dell’attenzione?

Questo fenomeno psicologico fa sì che le persone si sentano notate e osservate più di quanto lo siano davvero

Vi è mai capitato di sentirvi come se tutti vi stessero puntando gli occhi addosso? La sensazione di essere al centro dell’attenzione, che molti possono aver provato in varie situazioni, può causare imbarazzo, ma spesso non corrisponde alla realtà.

In realtà la maggior parte delle persone potrebbe non prestare attenzione a ciò che facciamo o diciamo tanto quanto pensiamo. Vediamo cos’è l’effetto spotlight e come comprenderne il funzionamento può aiutarci a vivere con maggiore serenità le interazioni sociali, riducendo l’ansia legata al giudizio altrui.

Gruppo San Donato

Cos’è l’effetto spotlight?

L’effetto spotlight, o “effetto riflettore”, è un fenomeno psicologico per cui le persone credono di essere notate e osservate più di quanto lo siano davvero. Questo può accadere in diverse occasioni della vita quotidiana. Ad esempio, quando indossiamo un vestito nuovo o cambiamo acconciatura potremmo pensare che tutti stiano facendo commenti su di noi, anche se non è così.

Gli studi sull’effetto spotlight

La ricerca di Gilovich, Medvec e Savistky ha rilevato che tendiamo a sopravvalutare l’attenzione che gli altri prestano al nostro comportamento e al nostro aspetto. In un primo esperimento i partecipanti che indossavano magliette con immagini potenzialmente imbarazzanti hanno sovrastimato il numero di osservatori che le avrebbero notate.

Un altro studio ha esplorato se l’effetto spotlight si manifestasse anche in contesti non imbarazzanti. Anche in questi casi, i partecipanti che indossavano magliette con immagini di persone famose hanno sovrastimato il numero di osservatori che avrebbero notato la persona raffigurata.

È stato esaminato l’effetto spotlight nell’ambito di una discussione di gruppo, dove i partecipanti tendevano a sovrastimare quanto le loro affermazioni, sia positive che negative, fossero notate dagli altri.

Gli studiosi suggeriscono che questo fenomeno possa essere spiegato attraverso il meccanismo di ancoraggio e adattamento: in pratica, le persone si basano troppo sulla loro esperienza personale e non riescono a considerare adeguatamente la prospettiva altrui.

Impatto sull’ansia sociale

L’effetto spotlight può essere particolarmente rilevante nelle persone che soffrono del disturbo d’ansia sociale, caratterizzato proprio dal timore di essere giudicati e rifiutati.

Chi ne soffre teme le situazioni in cui può essere valutato negativamente, che evita o sopporta con estremo disagio o ansia. A lungo termine, questa condizione può interferire con il benessere psicologico, con le relazioni sociali e con il rendimento scolastico o lavorativo.

Come si può affrontare?

Comprendere che le altre persone non ci osservano così attentamente come crediamo può essere di grande aiuto per ridurre l’intensità di queste paure. Tenere a mente che gli altri hanno i propri pensieri e le proprie preoccupazioni è il primo passo per alleggerire il peso del giudizio percepito. Attraverso la consapevolezza e un cambiamento di prospettiva è possibile affrontare e mitigare l’effetto spotlight.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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