Effetto doccia. Sembra la pubblicità di un nuovo bagnoschiuma, ma in realtà è un modo per indicare che spesso le idee migliori nascono proprio mentre svolgiamo attività poco impegnative, come appunto farsi una doccia. I ricercatori dell’Università della Virginia negli Stati Uniti sono partiti da questa constatazione per comprendere perché questo accada. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts.
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Effetto doccia: come comportarsi quando non si trova una soluzione
I risultati di questa ricerca rappresentano un vero e proprio vademecum per prendere una decisione importante. Innanzitutto i ricercatori, guidati dal professore di Filosofia dell’ateneo nord americano Zac Irving, hanno sottolineato come sia assolutamente inutile concentrarsi ossessivamente su un problema. Questo, secondo lo studio, è il modo peggiore per trovare una soluzione. Il suggerimento è quello di smettere di pensarci, prendersi una pausa e dedicarsi a un’attività diversa, meno coinvolgente e poco impegnativa, come farsi una doccia. In questo modo la mente riesce a vagare in libertà e a far accendere la lampadina che porta alle idee migliori.
Lo studio americano
Il gruppo di lavoro ha coinvolto nella sperimentazione 222 volontari, in prevalenza donne. Tutte avevano il compito di trovare il maggior numero possibile di usi alternativi per un mattone o una graffetta in un tempo molto limitato: un minuto e mezzo. Le partecipanti sono state suddivise in due gruppi. Il primo doveva guardare la scena del finto orgasmo recitata dall’attrice Meg Ryan in «Harry Ti Presento Sally». Il secondo gruppo invece doveva guardare un filmato noioso della stessa durata di alcuni uomini che piegavano il bucato. Tutti, una volta visto lo spezzone, dovevano spiegare quanto la loro mente avesse vagato durante la diversa visione.
Effetto doccia: i risultati della ricerca
Chi aveva visto il video coinvolgente del film aveva avuto molte più idee rispetto a chi aveva invece visto il video meno interessante. Il gruppo che aveva visto Meg Ryan simulare l’orgasmo aveva avuto un numero decisamente più alto di idee creative. Chi aveva visto lo spezzone della lavanderia, decisamente più noioso, ne aveva avute pochissime.
A questo punto serviranno nuovi studi per comprendere tutte le motivazione che stanno dietro al cosiddetto effetto doccia. Quello che è certo è che dedicarsi ad attività semplici aiuti a formulare pensieri creativi e risolutivi.