Gli effetti negativi dell’abuso dei social network tra gli adolescenti sono evidenti: depressione per un follower in meno, competizione per i like, comportamenti pericolosi, e sessualità promiscua legata a sfide social. Un esempio eclatante è la ragazza rimasta incinta dopo una sex challenge, più preoccupata per l’umiliazione pubblica che per la gravidanza stessa. La domanda ricorrente è: “Ma i genitori dove sono?”
Secondo il report di We Are Social Italia, il 72,8% degli italiani è attivo sui social network, pari a 44 milioni di persone. Tra questi, molti utenti sono minorenni. Nonostante siano nati nell’era digitale, non sempre sanno come proteggersi dai pericoli della rete.
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Creare ambienti digitali sicuri per limitare l’abuso dei social network tra gli adolescenti
Secondo Save the Children, è essenziale realizzare ambienti digitali protetti per bambini e adolescenti, specialmente considerando:
- L’abbassamento dell’età media di accesso al digitale.
- L’aumento del tempo passato online.
Proposte di legge, campagne di prevenzione e programmi scolastici stanno emergendo come strumenti per aiutare genitori e figli. Tra le misure discusse:
- Aumentare l’età minima per accedere ai social network (attualmente fissata a 13 anni).
- Introdurre meccanismi di verifica dell’età gestiti da AgCom e dal Garante della Privacy.
Vietare le Password fino ai 13 Anni
Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e autore del libro Genitori digitali, suggerisce di:
- Posticipare la consegna del primo smartphone agli 11-13 anni.
- Scegliere dispositivi semplici, senza connessione o ricaricabili.
- Monitorare contatti, messaggi e foto dei figli, vietando l’uso di password personali fino ai 13 anni.
Impostare Limiti Giornalieri
Il Safer Internet Day riporta che il 40,7% degli 11-13enni usa già i social. Metà delle adolescenti di 13-15 anni non riesce a fare a meno di Instagram e TikTok, mentre il 24% dei ragazzi è a rischio di dipendenza da videogiochi. Per arginare il problema:
- Imporre limiti di tempo per l’uso del telefono.
- Evitare regole troppo rigide che potrebbero portare a comportamenti nascosti.
Educazione alla Privacy e alla Sicurezza
È fondamentale insegnare ai ragazzi a:
- Non accettare richieste da sconosciuti sui social.
- Evitare di chiudersi in camera con lo smartphone, per scongiurare comportamenti impropri come la navigazione su siti pornografici o la pubblicazione di contenuti inopportuni.
L’eccesso di divieti è controproducente
Uno studio pubblicato su Pediatrics evidenzia che restrizioni eccessive possono portare a isolamento e depressione tra i ragazzi. Lavenia consiglia un approccio equilibrato:
- Condividere con i figli le esperienze digitali.
- Evitare controlli invasivi, ma mantenere un dialogo aperto.
- Conoscere i contenuti e gli influencer seguiti dai ragazzi, per capirne le motivazioni.
Riconoscere e ridimensionare l’importanza dei Like
Durante l’adolescenza, i ragazzi costruiscono la propria identità attraverso i social. Ogni “like” rappresenta un tassello della loro autostima. Federico Tonioni, esperto di dipendenze da Internet, sottolinea l’importanza di:
- Sintonizzarsi sulle emozioni dei figli.
- Aiutarli a ridimensionare il peso dell’approvazione digitale.
Il pericolo del Sexting
Secondo Telefono Azzurro, il 36% dei ragazzi conosce coetanei coinvolti in esperienze di sexting. Tra i rischi associati:
- Diffusione di contenuti privati.
- Adescamento da parte di malintenzionati.
- Fenomeni di sextortion e revenge porn.
È cruciale spiegare ai giovani che ciò che condividono online può sfuggire al loro controllo e avere conseguenze gravi.
Dare il Buon Esempio
I figli imparano per imitazione. Se i genitori hanno un uso ossessivo dello smartphone o cercano continuamente approvazione online, i figli tenderanno a fare lo stesso. Secondo Lavenia:
- Bisogna mantenere un rapporto equilibrato con la tecnologia.
- Mostrare rispetto reciproco e un comportamento adeguato, anche nei confronti di sesso e affettività.
Testo di Roberta Camisasca