Giornata pesante? Prendete carta e penna e cominciate a disegnare. E non andate in paranoia. Non dovete essere per forza dei novelli Picasso per godere degli effetti benefici dell’arteterapia. Basta scarabocchiare qualcosa per accendere nel cervello il circuito della ricompensa e sentirsi subito più creativi e gratificati. Lo dimostra uno studio della Drexel University di Philadelphia pubblicato su ‘The Arts in Psychotherapy‘.
Gratificazione per il cervello
«Sembra esserci un piacere intrinseco nello svolgere attività artistiche, indipendentemente dal risultato ottenuto», spiega la ricercatrice Girija Kaimal. «A volte siamo critici nei confronti delle nostre opere perché abbiamo internalizzato i giudizi sociali che indicano cosa è buona o cattiva arte, e dunque chi è dotato e chi no. In questo modo – sottolinea l’esperta – potremmo ridurre o negare una semplice fonte di gratificazione per il cervello».
L’esperimento
I ricercatori lo hanno scoperto chiedendo a 26 volontari di eseguire tre semplici attività artistiche: scarabocchiare un cerchio stampato su un foglio, colorare le figure geometriche di un mandala e disegnare a mano libera. Durante questi esercizi della durata di tre minuti ciascuno, i partecipanti hanno indossato sulla testa una fascia ricca di sensori che ha permesso di monitorare il flusso di sangue nel cervello grazie alla tecnica di spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso.
Dalla matita al cervello
I risultati hanno evidenziato un aumento dell’afflusso di sangue e dunque di attività nella corteccia prefrontale, una regione del cervello che fa parte del circuito della gratificazione e che regola pensieri, sentimenti e azioni: il picco massimo si è avuto durante il disegno degli scarabocchi, ma il numero di persone coinvolte nello studio è troppo basso per avere risultati statisticamente significativi che permettano di trarre conclusioni definitive. A prima vista pare anche che i partecipanti che si consideravano ‘artisti‘ abbiano tratto giovamento sia dagli scarabocchi che dai disegni a mano libera, mentre avrebbero avvertito un po’ di frustrazione nel colorare disegni già predefiniti, probabilmente vissuti come un limite alla loro creatività.
Un piacere per tutti
Altro dato importante è il fatto che i benefici dell’arteterapia siano stati percepiti da tutti: intervistati dopo gli esercizi, i partecipanti hanno dichiarato di sentirsi più creativi e capaci di risolvere problemi. Questi risultati indicano la possibilità di «evocare emozioni positive facendo arte, soprattutto scarabocchiando», commenta Kaimal. «Tutti abbiamo fatto scarabocchi e potremmo rivalutarli come una piacevole attività davvero democratica, indipendente dalle abilità e libera da ogni giudizio».
Elisa Buson
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