Se leggiamo le linee guida in tema di alcolici, ci accorgiamo che sotto i 18 anni le unità alcoliche ammesse quotidianamente sono esattamente zero. Questo perché l’enzima che serve a metabolizzare l’alcol, cioè l’alcol deidrogenasi, non si è ancora sviluppato nell’organismo. Così, gli adolescenti che bevono alcolici o ne abusano pongono le basi per dei problemi di salute quando saranno adulti. I principali effetti riguardano lo sviluppo del cervello dei testicoli.
Unità alcolica
Ricordiamo che un’unità alcolica corrisponde ad una lattina/bottiglia di birra (330 ml), un bicchiere di vino (125 ml), un cocktail o un bicchierino di superalcolico (40 ml).
Conseguenze sulla salute sessuale
Gli adolescenti maschi che fumano e bevono e hanno comportamenti a rischio danneggiano la propria salute sessuale e riproduttiva proprio in una fase della vita molto delicata, cioè quando si sviluppa l’apparato riproduttivo e cresce il volume dei testicoli. Questo è quanto dimostrato da uno studio pubblicato su Andrology da un gruppo di ricercatori italiani. Si tratta di una delle più ampie ricerche mai condotte sulla salute andrologica negli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori tra i 18 e 19 anni.
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Differenze tra chi beve in modo moderato ed elevato
Nello studio, finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della salute italiano, sono stati coinvolti 10.124 ragazzi (di questi 3.816 sono stati anche visitati). I risultati hanno mostrato come l’alcol possa comportare una riduzione superiore a 4 o 5 mL sul volume testicolare bilaterale (cioè equivalente ad una riduzione di circa un quinto del totale). L’effetto è stato osservato rispettivamente in chi ha un consumo moderato (in media 2 unità alcoliche al giorno durante i fine settimana) oppure elevato (in media 3 o più unità alcoliche per giorno durante i fine settimana) a differenza di chi invece beve occasionalmente (in media meno di 2 unità alcoliche al giorno durante i fine settimana).
Nuova conferma al pericolo dell’alcol per i teenager
Ma come confermano i risultati ottenuti in Texas dai ricercatori della Research Society on Alcoholism, bere spesso alcolici durante l’adolescenza può avere conseguenze negative anche sullo sviluppo dei neuroni e durature sul comportamento.
Lo studio sul cervello
Lo studio, pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research, descrive l’impatto, sulle cellule cerebrali e sul comportamento, dell’esposizione continuativa e intermittente all’alcol durante gli anni dell’adolescenza, quando il consumo di alcolici è spesso inconsapevole e senza particolari attenzioni (in Italia il quadro è allarmante, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno del binge drinking).
Gli studiosi hanno condotto due test in topi maschi adulti dopo l’esposizione all’alcol durante l’adolescenza oppure durante l’età adulta, valutando il consumo di alcolici e la sensibilità all’intossicazione. Successivamente, hanno misurato i cambiamenti nella densità e nella struttura delle spine dendritiche (cioè le terminazioni dei neuroni) presenti in alcune zone della corteccia e dell’amigdala.
I risultati
Cosa è emerso dai test? Che l’esposizione cronica all’alcol durante l’adolescenza produce alterazioni significative e persistenti nella densità spinale dendritica dei neuroni presenti della corteccia infralimbica e nelle regioni basilaterali dell’amigdala. Questi cambiamenti sono accompagnati da alterazioni comportamentali, con conseguenze durature e potenzialmente dannose.
Consigli per i giovani
Come ripetono sempre gli esperti, l’alcol non fa bene a nessuno e va evitato soprattutto durante l’adolescenza e in gravidanza, quando anche un consumo moderato può avere conseguenze sul feto.
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