Psiche e cervello

10 curiosità (che forse non conosci) sui sogni

Quanti ne facciamo a notte? E perché a volte non li ricordiamo? In occasione della Giornata mondiale dei sogni ecco tutto quello che c’è da sapere sul mondo onirico

Istituita per ispirare immaginazione e aspirazioni personali, la Giornata Mondiale dei Sogni cade ogni anno il 25 settembre. Un’occasione che offre l’opportunità di discutere l’importanza delle nostre ambizioni e desideri per il futuro ma anche per saperne di più su quelli che facciamo a occhi chiusi. Ecco 10 curiosità che forse non sapete.

Non solo nella fase REM

Negli anni ’50 il noto scienziato William Dement studiando il sonno dei gatti ha dimostrato che la fase REM è fortemente correlata con l’attività onirica. Durante questo stadio desincronizzato il corpo è come paralizzato e il nostro cervello, che è come cieco e sordo rispetto agli stimoli esterni, processa informazioni che provengono dal suo interno creando le scene che poi viviamo nei nostri sogni. Ad ogni modo, l’attività mentale genera sogni durante tutti i cicli e gli stadi del sonno.

Gruppo San Donato

Esiste una posizione per fare bei sogni

I sogni possono essere influenzati dalla posizione in cui dormiamo. La scoperta viene da uno studio scientifico del 2012 intitolato L’effetto della posizione del sonno sulle esperienze oniriche, condotto da Calvin Kai-Ching Yu. Secondo questa ricerca, dormire sul lato destro aiuta a sognare situazioni positive e a fare meno incubi.

A volte ci rendiamo conto di sognare

I sogni lucidi, definiti anche onironautica, sono una particolare esperienza onirica in cui ci si rende conto di essere dentro un sogno. Diventando cosciente di questo stato si può prendere in mano la conduzione degli eventi.

Tutti sogniamo?

Solo i pazienti affetti da una rara condizione, la sindrome di Charcot-Wilbrand, non sognano. Gli altri lo fanno, anche se c’è chi ricorda questa esperienza e chi no. Molto dipende da come funziona la corteccia prefrontale, la cui attività, collegata alla memoria, resta attiva durante il sonno.

Si fa invece più fatica a ricordarli quando si dorme male, per esempio se si soffre della sindrome delle gambe senza riposo, a causa dei microrisvegli troppo brevi che comporta il disturbo. O quando dormiamo per recuperare ore di sonno perdute la sera precedente, perché abbiamo fatto un turno di lavoro o siamo stati troppo tempo a navigare su internet: in questa situazione la capacità di ricordare i sogni può calare anche del 75 per cento.

Quanti sogni si fanno per notte

Solitamente si fanno dai 4 ai 7 sogni per notte, ma si ricordano più facilmente quelli fatti all’alba o comunque prima del risveglio. È tuttavia risaputo che quando si dorme a casa propria, e ci si risveglia spontaneamente, i sogni si ricordano con una frequenza minore (circa uno ogni due giorni), indipendentemente dalla propria natura più o meno introspettiva.

Sognare di cadere nel vuoto

Avere la sensazione di cadere mentre si dorme è decisamente comune. Non è un vero sogno ma uno spasmo ipnico dovuto a contrazioni muscolari involontarie e rapide, simili a quelle che si verificano quando si ha il singhiozzo. Quando lo spasmo avviene si perde il contatto con il letto per una frazione di secondo e, di conseguenza, si ha la sensazione di cadere nel vuoto o semplicemente dal letto. Il fenomeno può essere inquietante tanto da svegliare chi dorme.

Perché sono così strani?

Il sogno è l’attività psichica in cui proviamo emozioni e vediamo eventi, luoghi e persone che percepiamo come reali. I contenuti dei sogni sono spesso strani e incomprensibili poiché, in assenza del pensiero logico-razionale, il linguaggio metaforico prende il sopravvento. È stato ipotizzato che nei sogni non appaiano mai elementi completamente inventati ma volti e paesaggi che abbiamo visto nella realtà. Inoltre è molto difficile sognare lo smartphone.

Non si riesce a leggere nei sogni

Hai mai provato a leggere un libro o l’ora mentre dormi? Probabilmente no. La maggior parte delle persone non riesce a leggere nei sogni. Che si tratti di cartelloni o libri le lettere appaiono confuse e illeggibili. Si suppone che il fenomeno sia dovuto alle aree vengono o disattivate durante il sonno, concentrandovi sulla lettura potreste improvvisamente realizzare che state dormendo!

A colori o in bianco e nero?

La maggior parte delle persone sognano a colori, con una predilezione verso le tonalità pastello Secondo uno studio solo il 20% lo fa in bianco e nero. Spiegare questo fenomeno non è facile, anche se sono molti quelli che ci hanno provato. Nel 2008 all’Università di Dundee è stata dimostrata una correlazione fra questa capacità e la generazione over 50, che ha vissuto l’infanzia nel periodo della televisione in bianco e nero. Tesi poi smentita nel 2012 da un’altra ricerca.

Sonno e odori

Rare volte i sogni contengono odori. A questa conclusione sono arrivati negli anni ’80 alcuni ricercatori dell’Università di Montréal che studiarono oltre tremila sogni fatti da 160 persone. Dal sondaggio è emerso che le sensazioni olfattive erano presenti solo nell’1 per cento dei casi e quasi esclusivamente nelle donne. Altra curiosità, una ricerca pubblicata dalla rivista New Scientist ha dimostrato come il contatto con un odore sgradevole mentre si sogna condizioni l’attività onirica in modo spiacevole. Una possibile spiegazione starebbe nel fatto che gli odori accedono direttamente all’inconscio, dove hanno origine i sogni.

 

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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