Che cos’hanno in comune attività come il ping pong, lo studio, la ginnastica dolce, le camminate e il sollevamento pesi? Fanno bene al nostro cervello, rallentando il suo invecchiamento e allontanando il rischio di demenza. A studiare, e a riconfermare, i benefici anti-aging degli esercizi con i pesi è una ricerca australiana condotta all’Università di Sidney.
Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society, è stato svolto sia su soggetti anziani che adulti già con qualche deficit cognitivo in atto, in un range di età tra i 55 e gli 86 anni. Ma qual è la quantità di esercizio necessaria, e soprattutto efficace, per avere dei benefici? Almeno due volte a settimana, come già aveva rivelato uno studio del 2015 pubblicato sulla stessa rivista di geriatria americana, in cui i ricercatori avevano notato che in presenza di massa muscolare ridotta le persone anziane non solo avevano problemi motori (in particolare erano più lenti e incerti nel camminare), ma mostravano anche danni maggiori a livello cerebrale, soprattutto sui nervi che connettono tra loro le diverse parti del cervello.
Nella ricerca del 2016, invece, gli scienziati hanno studiato l’efficacia del sollevamento pesi nel rallentare l’invecchiamento cerebrale su persone che già mostravano deficit cognitivi. Sia gli adulti che gli anziani coinvolti nello studio hanno dovuto fare esercizi con i pesi due volte a settimana per sei mesi. Concluso questo arco di tempo, i ricercatori hanno constatato che al crescere della massa muscolare miglioravano anche le funzioni cognitive dei soggetti, come se le due condizioni fossero legate.
A confermare ulteriormente i benefici cognitivi del sollevamento pesi anche la risonanza magnetica, che ha mostrato un vero e prorio “effetto body building” sul cervello, con sensibili – e visibili – aumenti di volume in certe aree neurali.
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