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Vedi delle mosche volanti? Bevi tanto, mangia bene e fai il pieno di collagene

Le miodesopsie sono più frequenti di quanto si pensi. Tra le principali cause la disidratazione e l'invecchiamento fisiologico delle strutture oculari. Può essere d'aiuto uno stile di vita sano e l'uso di integratori alimentari specifici

Per alcune persone un cielo azzurro e una pagina bianca non sono semplicemente un cielo azzurro e una pagina bianca, ma degli sfondi su cui galleggiano piccoli puntini o corpuscoli, simili a vermicelli. Fissare queste forme è impossibile: sfuggono quando si cerca di guardarle e si spostano di frequente insieme al movimento dell’occhio disturbando la visione. In gergo vengono definite “mosche volanti”, ma tecnicamente si chiamano miodesopsie (o corpi mobili vitreali) e sono particolarmente evidenti quando si osserva un paesaggio oppure un oggetto a tinta unita, di colore chiaro. Se persistono, possono diventare molto fastidiose.

Come nascono le miodesopsie

Tutto nasce dal corpo vitreo dell’occhio, la sostanza trasparente e gelatinosa che riempie la parte interna del bulbo e che ha tre funzioni: ottica (consente che i raggi luminosi raggiungano la retina), meccanica (protegge l’occhio da sollecitazioni meccaniche traumatiche) e metabolica (fa da serbatoio di sostanze nutritive per i tessuti circostanti). Quando la sua parte interna, che è formata da acqua, fibre collagene e acido ialuronico, si modifica, possono formarsi delle lacune in cui la struttura da gelatinosa diventa liquida. È l’aggregazione dei filamenti fibrosi che formano il corpo vitreo a generare i corpi mobili vitreali.

Le cause delle “mosche volanti”

Disidratazione

La disidratazione è una delle cause della formazione delle “mosche volanti”. A causa di ritmi di lavoro serrati che lasciano in secondo piano la bottiglietta dell’acqua e una pausa pranzo ben fatta, gran parte delle persone che soffrono di mosche volanti, in effetti, dichiara di bere meno di un litro e mezzo d’acqua al giorno, la quantità media consigliata dagli esperti in età adulta. È anche per la disidratazione che le miodesopsie peggiorano in estate: l’eccessiva sudorazione e l’afa possono accentuare la percezione dei corpi mobili negli occhi. A questo si aggiunge il fatto che le giornate estive sono più luminose e danno la sensazione di un peggioramento perché rendono più evidenti i corpi mobili, e i raggi UV, che accelerano i processi di degradazione delle fibre di collagene vitreali.

Miopia elevata

Le mosche volanti sono inoltre maggiormente diffuse tra chi ha una miopia elevata, cioè al di sopra delle 5 diottrie, che può causare l’accelerazione dei processi di degenerazione vitreale, anche in giovane età, tra i 20-30 anni. Questo fenomeno sarebbe dovuto all’anormale sviluppo del bulbo oculare, che nel miope, a differenza della persona con occhio normale, è allungato e non perfettamente sferico. Una conformazione che produce maggiore tensione meccanica sulla struttura vitreale portandola a degenerare più rapidamente.

Invecchiamento

La più importante causa di miodesopsie rimane comunque l’invecchiamento fisiologico delle strutture oculari che determina anche l’alterazione del corpo vitreo, con la degenerazione delle molecole di acido ialuronico e delle fibrille di collagene che finiscono per aggregarsi e diventare visibili.

Lavoro prolungato davanti a uno schermo

Un ultimo, ma non meno importante, fattore che può comportare la formazione delle mosche volanti, è il lavoro prolungato davanti allo schermo di un dispositivo elettronico. Il movimento rapido e continuo degli occhi tra schermo del computer, tastiera e testi scritti, sia digitali che analogici, crea una sorta di effetto “shaker” del corpo vitreo che può favorire l’insorgenza di miodesopsie.

Traumi

Anche un evento traumatico alla testa o agli occhi può comportare delle alterazioni irreversibili come la liquefazione vitreale o il distacco posteriore del vitreo dalla retina.

Curare le miodesopsie con stile di vita e integratori

Purtroppo non esiste una terapia risolutiva per questo tipo di problematiche. Ma c’è una buona notizia: con alcuni accorgimenti nello stile di vita e nell’alimentazione si può fare prevenzione, migliorare lo stato di salute del bulbo oculare e scongiurare la comparsa di mosche volanti. Prima di tutto bisogna bere molto (almeno un litro e mezzo di acqua al giorno), mangiare in modo sano (evitare i grassi animali e calorie eccessive, privilegiando frutta e verdura ricca di antiossidanti) e non esporsi per troppe ore al sole senza occhiali di protezione. Se la dieta non fosse sufficiente, può essere utile ricorrere a integratori alimentari a base di componenti vitreali, come ad esempio Biocell Collagen®, che contiene collagene idrolizzato, e a base di glucosamina, sostanze utili a integrare e rinnovare i componenti vitreali e di conseguenza migliorare la qualità di visione e di vita del paziente.

I trattamenti chirurgici: troppo invasivi

Trattamenti para-chirurgici, come la vitreolisi con laser, o chirurgici, vengono invece suggeriti solo nel caso in cui un paziente continui a provare molto fastidio e disagio. Ma è bene sottolineare che si tratta di interventi piuttosto invasivi e non privi di rischi e complicanze intra e post-operatorie. È fondamentale, dunque, il parere di un esperto: non appena si percepisce un disturbo nella vista, mosche volanti ma anche lampi o flash negli occhi, bisogna prenotare subito una visita dall’oculista, senza far passare troppi mesi con il rischio che il problema peggiori.

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