Con l’estate alle porte, per molti torna a farsi sentire quell’indolenzimento fastidioso alle gambe, che spesso sopraggiunge dopo un’intera giornata lavorativa. L’innalzamento delle temperature, infatti, innesca un processo di vasodilatazione periferica delle vene, che ostacola il normale flusso sanguigno dagli arti inferiori al cuore. Se il sangue ristagna nelle vene e non scorre bene, la pressione venosa aumenta e si finisce con l’avvertire gonfiore e pesantezza. «Si tratta di disturbi piuttosto comuni, specialmente nei mesi più caldi, ma è sempre meglio indagare lo stato di salute degli arti per identificare tempestivamente problemi circolatori», interviene Alessia Dossena, chirurgo vascolare e responsabile del GSD Vein & Derma Clinic dell’Istituto di Cura Città di Pavia (struttura del Gruppo San Donato).
«L’ecocolordoppler è l’esame strumentale che consente di monitorare i vasi sanguigni e valutare se non ci sono infiammazioni o trombosi, occlusioni o dilatazioni, che impediscono al sangue di defluire correttamente verso il cuore». Una volta escluse queste problematiche, che richiedono strategie terapeutiche mirate, si può passare a un “piano d’attacco” per alleviare la sintomatologia.
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Per avere gambe sane in estate cammina per 40 minuti al dì
Grande nemica della salute delle gambe è la sedentarietà: stare troppo a lungo seduti, infatti, favorisce il ristagno dei liquidi e, di conseguenza, l’insorgenza dei sintomi. «A tutti, ma in particolare a chi soffre di pesantezza e indolenzimento agli arti inferiori, consiglio una marcia quotidiana di almeno 40 minuti. La pianta del piede, se compressa ritmicamente come avviene durante la camminata, garantisce un efficiente ritorno linfatico e venoso verso il cuore, quindi permette di mantenere le gambe in salute, evitando di andare incontro al gonfiore tipico del periodo estivo. La pompa plantare si attiva solo quando siamo in marcia da 20-25 minuti, quindi le attività di moto domestico, che prevedono momenti in cui ci si muove e altri in cui ci si ferma, non consentono di ottenere benefici in tal senso», continua Dossena.
Via libera, poi, a una regolare attività fisica, in particolare quella che tonifica la muscolatura delle gambe e migliora la circolazione. «Suggerisco le attività acquatiche, come acquagym e nuoto, che, non risentendo della pressione gravitazionale, risultano particolarmente utili e gradite», consiglia la specialista.
Riattiva la circolazione sanguigna con questi due trucchetti
Oltre all’attività fisica, dopo una lunga giornata lavorativa trascorsa fuori casa è possibile trovare sollievo agli arti inferiori mettendo in pratica alcuni trucchetti. «Salire e scendere dalle punte, proprio con una ballerina, consente di attivare il muscolo tricipite surale, cioè il polpaccio, che “lavora” per favorire il ritorno venoso e linfatico: si tratta di un esercizio utile, che si può eseguire anche dopo un lungo viaggio in aereo, quando abbiamo la necessità di riattivare la circolazione sanguigna», suggerisce la dottoressa Dossena.
In serata ci si può cimentare anche in un altro piccolo allenamento: dopo essersi sdraiati a terra o sul letto, a piedi nudi, bisogna appoggiare le gambe alla parete, fino a formare quasi un angolo di 90 gradi; a questo punto si può “camminare” su e giù sul muro, dall’alto verso il basso e a velocità moderata. A conclusione dell’esercizio, si può riposare con i piedi in alto, sempre appoggiati alla parete, mantenendo questa posizione per una decina di minuti.
Sì a getti d’acqua calda-fredda, no jeans troppo stretti
Altre raccomandazioni possono però essere utili per alleviare il fastidio. «Sotto alla doccia possiamo alternare getti di acqua fredda e calda sulle gambe, partendo dalle caviglie e risalendo verso l’alto. In questo modo, si innesca una vasocostrizione alternata a una vasodilatazione che costituisce una vera ginnastica vascolare, regalando alle gambe un’immediata sensazione di sollievo», interviene nuovamente Dossena. «Tenere i piedi leggermente sollevati rispetto al corpo può agevolare il ritorno del sangue verso il cuore, quindi il mio consiglio è quello di optare per un rialzo ai piedi del letto, magari inserendo 20-30 cm di spessore sotto al materasso. In estate, con l’impennata delle temperature, sarebbe meglio evitare di indossare jeans e pantaloni troppo attillati e scarpe con tacchi vertiginosi. Anche le scarpe basse sono controindicate; meglio optare per un
rialzo di 2-3 cm tra l’avampiede e il tallone».
Utili anche i gel defaticanti e rinfrescanti
Per ottenere un’immediata sensazione di benessere, si può anche puntare su una vasta gamma di prodotti topici «come i gel, che vanno conservati in frigorifero e spalmati in senso centripeto, dal piede verso l’inguine. Questi, acquistabili in farmacia, contengono estratti di gambo d’ananas, vite rossa, mirtillo, centella asiatica, che svolgono un’azione drenante e favoriscono il microcircolo, associati anche a caffeina, che migliora il metabolismo, e fosfatidilcolina, che agisce sul grasso localizzato. Dopo aver applicato questi prodotti, bisogna rimanere con le gambe sollevate a 90 gradi, magari contro la testiera del letto, cronometrandosi per 5 minuti. Ciò permette ai liquidi di ritornare verso il cuore e di farci sentire le gambe più leggere», conclude Dossena.
Carbossiterapia, pressoterapia e linfodrenaggio manuale per ridurre liquidi in eccesso e gonfiori
Oltre a mettere in atto questi suggerimenti, ci si può rivolgere a un centro d’eccellenza, proprio come il Vein & Derma Clinic dell’Istituto di Cura Città di Pavia, specializzato nel trattamento medico ed estetico di patologie e disturbi flebologici, dermatologici e linfatici. «Prima di intraprendere qualsiasi percorso, bisogna sottoporsi sempre e obbligatoriamente a una visita specialistica, durante la quale il medico stabilisce i trattamenti successivi più idonei sulla base delle esigenze del paziente e dei risultati che si vogliono raggiungere», continua Dossena. In presenza di alterazioni linfatiche o microcircolatorie, come ritenzione idrica, linfedema o adiposità localizzate, lo specialista può suggerire la tecnica che più ritiene opportuna per il paziente, come la carbossiterapia, la pressoterapia e linfodrenaggio manuale con metodo Vodder.
Carbossiterapia
Per carbossiterapia si intende una tecnica che, mediante un’apparecchiatura medicale, prevede microiniezioni sottopelle di anidride carbonica, che favorisce gli scambi gassosi e arricchisce di ossigeno i tessuti. Per questo motivo questo trattamento, effettuato a cicli di 8-10 sedute a cadenza settimanale, consente di drenare i liquidi in eccesso, migliorare la microcircolazione, aumentare il metabolismo delle cellule adipose.
Pressoterapia
Si tratta di una tecnica che consente di ridurre il gonfiore circolatorio, linfatico e venoso, qualunque sia la causa che lo scateni. Il paziente indossa un gambale che, grazie all’azione di un macchinario ad esso collegato, si gonfia ripetutamente dal piede all’inguine, favorendo così il drenaggio dei liquidi. «Essendo il nostro un centro d’eccellenza, l’apparecchiatura da noi utilizzata per la pressoterapia è di escluso utilizzo medicale ed è dotata di 24 camere d’aria per eliminare efficacemente gli eccessi di liquidi presenti in gambe, braccia, addome. Per questo può essere utilizzata sia per gonfiori di varia origine sia, banalmente, per aiutare la circolazione “pigra”, tipica della vita sedentaria», interviene Dossena.
Linfodrenaggio manuale con metodo Vodder
Questa tecnica prevede l’impiego di manovre di massaggio a bassa pressione, che sbloccano i linfonodi e stimolano la circolazione linfatica. La tecnica permette di ridurre il gonfiore di gambe e braccia, stimolando una “ginnastica vascolare” dei vasi linfatici.