Una casa sicura, dove i nostri cari possono socializzare e trovare un percorso riabilitativo pensato apposta per loro. La pandemia ha reso ancora più importante la protezione e la sicurezza degli anziani, concetti chiave e da sempre centrali nelle residenze sanitarie assistenziali Anni Azzurri. In particolare, dopo il periodo estremamente duro che queste realtà hanno vissuto a causa del coronavirus.
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Le residenze per anziani sono luoghi sicuri
Ospitando la fascia di popolazione più a rischio, quando i contagi da Covid-19 hanno iniziato a galoppare, le residenze per anziani sono state i luoghi più esposti al rischio. Quando invece sono arrivati i vaccini, grazie a inoculazioni rapide ed efficaci, gli stessi luoghi sono diventati i più sicuri. E così oggi, alla luce di tutte le difficoltà passate in pandemia, le strutture sanitarie assistenziali del gruppo di sanità privata Kos, si confermano come un luogo accogliente, confortevole e soprattutto sicuro, con il più alto livello di precauzioni prese proprio per proteggere i suoi fragili ospiti.
Il vaccino è garantito
Tutti gli operatori specializzati delle strutture, un team di professionisti composto da medici, infermieri, fisioterapisti e animatori, stanno terminando il percorso vaccinale. Ma non solo: ogni residenza è in costante contatto con il distretto sanitario locale per monitorare la consegna dei vaccini e garantire l’inserimento di ogni ospite nel programma di vaccinazione anti Covid-19. Un servizio offerto sia agli anziani ricoverati a lungo termine, sia agli ospiti che soggiornano nella residenza per breve periodo. Un dettaglio fondamentale per chi decide di rivolgersi a una di queste strutture e che permette, non solo all’anziano, ma anche alla sua famiglia, di vivere senza la preoccupazione e il timore relativi a un potenziale contagio.
Percorsi personalizzati per ogni anziano
La parola chiave all’interno di queste strutture è anche “personalizzazione”. Dopo il lungo periodo di isolamento dovuto alla pandemia, molti anziani hanno sofferto a causa del mancato contatto con i propri cari. Ci sono state conseguenze psicologiche importanti e, in alcuni casi, anche degenerazioni ulteriori della malattia, soprattutto se cognitiva. Per questo, ogni ospite riceve un piano di assistenza su misura, persino con la possibilità di effettuare esami diagnostici nella struttura, senza il bisogno di recarsi in un ospedale esterno. Gli operatori sanitari sanno quanto sia importante il ritrovamento della salute fisica e della serenità mentale e, a seconda delle necessità, attivano percorsi di riabilitazione fisica e psicologica, con attività di socializzazione e rieducazione.
L’importanza della socialità
Socializzazione per gli anziani delle residenze Anni Azzurri non vuol dire solo interagire con gli altri ospiti e con il team di operatori sanitari, attività comunque preziosa per il loro benessere, ma anche ritrovare il contatto con i familiari, reso molto difficile nel periodo pandemico. Figli, nipoti e altri parenti possono essere visti in zone appositamente dedicate agli avvicinamenti in sicurezza all’interno della struttura, oppure possono essere contattati in videochiamata, un servizio innovativo che ha sempre contraddistinto le strutture di Kos anche prima della pandemia.
L’assistenza domiciliare
Se al termine del periodo di assistenza l’ospite desidera desidera rientrare al proprio domicilio, è possibile farlo in tutta serenità potendo usufruire, se necessario, dei servizi di cura e assistenza domiciliare di Anni Azzurri. Nel 2021 il servizio è diventato ancor più capillare e ha inaugurato 3 nuove strutture in Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria, ampliando così una rete composta già da oltre 50 residenze in 11 regioni italiane.