La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.
In questo particolare contesto storico nel quale siamo bombardati di notizie sul Covid, prendere l’influenza può sembrare un problema di poco conto. La “semplice” influenza è a tutti gli effetti una malattia che può portare a gravi complicanze se colpisce anziani e soggetti fragili. Il modo più efficace per prevenirla è la vaccinazione. Ne parliamo con Michele Conversano, direttore del Dipartimento di prevenzione della ASL di Taranto.
In questo articolo
Campagna influenzale: come sta andando in Italia
La campagna vaccinale è iniziata in tempo anche se poi ha subito dei rallentamenti a causa della partenza delle vaccinazioni di richiamo Covid sottoponendo le co-somministrazioni ad una fase di stallo.
Positività e vaccino: si può procedere?
Assolutamente sì, il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità sono stati molto chiari: i vaccini vanno possibilmente co-somministrati altrimenti va messa una distanza di 2 settimane solo in caso di vaccinazione con vaccino vivo-attenuato, che non è il caso però di qualsiasi vaccino per adulti.
Vaccino antinfluenzale, in Italia è molto sottovalutato
Purtroppo ancora adesso si sente parlare di “banale” influenza quando invece si può definire cosi solamente se colpisce un giovane in buona salute. L’influenza quando colpisce una persona anziana o con delle patologie come diabete, una qualsiasi cardiopatia o malattie che possono indebolire il sistema immunitario, può dare delle complicanze molto gravi. Fino a 2 anni fa, durante la stagione influenzale, c’era in Italia un eccesso di mortalità di circa 8.000 casi. Non è assolutamente una malattia banale, bisogna utilizzare i vaccini sicuri ed efficaci che abbiamo.
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