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Quando facciamo gli esami del sangue spesso ci capita di leggere la dicitura transaminasi, un valore che riguarda il fegato. Francesco Onida, Professore associato di Ematologia dell’Università degli Studi di Milano, ci spiega cosa vuol dire questo termine.
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Transaminasi: cosa sono?
Le transaminasi principali sono AST, ALT e gamma-GT e indicano la necrosi del fegato, se il tessuto epatico è in sofferenza e quindi c’è una lisi all’interno di queste cellule, le transaminasi possono aumentare nel siero; quindi è importante che le transaminasi siano mantenute nel loro range di riferimento e quando si presenta un loro aumento è necessaria un’indagine per capirne la motivazione. Per esempio le gamma-GT possono alterarsi anche in seguito all’assunzione di una quantità eccessiva di alcol.
Per valutare la salute e la funzionalità del fegato con gli esami del sangue bisogna valutare anche i valori di bilirubina e fosfatasi alcalina, che sono indici di colestasi e la cui alterazione può indicare una difficoltà nel flusso di bile all’interno del fegato; quindi se un paziente presenta una iperbilirubinemia, ovvero l’ittero, può essere un indice di una problematica meccanica all’interno della funzionalità dell’albero biliare e delle vie epatiche biliari.
Il fegato: un organo fondamentale
Il fegato è un organo molto importante perché svolge una funzione catabolica e di sintesi di proteine. Uno degli indici che fa vedere quanto il fegato sia in buone condizione è la sintesi delle pseudo colinesterasi o colinesterasi CHE. Altro esame che mostra la funzionalità epatica è l’analisi del fibrinogeno, una proteina che utilizza il nostri sistema della coagulazione, e di fronte ad una malattia epatica può essere più basso del normale.