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Stomaco e intestino: sono come un secondo cervello

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Lo stomaco e l’intestino sono come un secondo cervello e risentono dei nostri stili di vita, non solo della nostra alimentazione ma anche degli stati d’animo: se siamo ad esempio in ansia per qualcosa o siamo particolarmente stressati l’apparato gastrointestinale reagisce a modo suo.
Attilio Giacosa, gastroenterologo del Centro Diagnostico Italiano, spiega qual è la risposta dello stomaco e dell’intestino ad ansia e stress.
I riflessi più comuni avvengono sullo stomaco e sull’intestino, spesso la mediazione attraverso il nervo vago stimola determinate risposte a carico della motilità intestinale. Quindi da un lato possiamo avere la nausea, mentre dall’altro possiamo provare sensazioni di dolore, cioè di crampo intestinale, così come accentuazione delle risposte funzionali proprio dell’intestino, e questi sono gli aspetti più comuni della correlazione con lo stress e l’ansia.
Un altro aspetto è quello della fame, infatti la fame è un altro percorso fortemente mediato dall’ansia: molte persone in stato di tensione mangiano di più, pochissime sono quelle che reagiscono all’opposto con lo stomaco chiuso. Nello specifico le persone che mangiano di più sotto stress si ritrovano ad avere una distensione dei visceri che genera il rilievo da parte del sistema nervoso intestinale che a sua volta induce la sensazione di nausea. La nausea va a contrastare il senso di fame cercando di bloccarne la risposta e quindi ridurre l’introduzione di cibo. Questo è un chiaro esempio che esprime molto bene queste correlazioni fra l’uno e l’altro dei due nostri cervelli.
Quando si è sotto stress si apre letteralmente lo stomaco e si percepisce molta fame, ciò accade anche quando si è ad esempio giù di tono, e aumenta la necessità di mangiare e fare incetta di zuccheri.
Questo tipo di cibo produce una grande quantità di un composto che è il triptofano, che a sua volta è un precursore di una molecola molto importante che la serotonina. La serotonina è un sostanza conosciuta dal grande pubblico come la sostanza del piacere e del benessere che è in grado di stimolare centralmente in sede encefalica questo tipo di risposta e quindi di agire sostanzialmente da antidepressivo. Un dato interessante è che il 95% della produzione di serotonina avviene a livello delle cellule enterocromaffini intestinali.

Gruppo San Donato

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