La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.
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Peritonite: cos’è?
Si tratta di un processo infiammatorio di origine batterica che interessa il peritoneo, la membrana sierosa sottile e trasparente composta di due foglietti: uno parietale, che riveste le pareti interne della cavità addominale, l’altro viscerale, che riveste i visceri della cavità. La peritonite si verifica come conseguenza dell’aggravarsi di un’appendicite. Quando è gonfia e infiammata, a seguito dell’ostruzione della sua cavità interna, e non si interviene tempestivamente con la chirurgia mini-invasiva, l’appendice può perforarsi. Questo comporta la diffusione del contenuto dei visceri e della flora batterica nella cavità addominale.
I sintomi
Il quadro clinico delle forme acute è composto da dolore addominale, che si accentua alla palpazione e al rilascio della mano, contrattura, febbre elevata, gonfiore addominale, occlusione intestinale, nausea, vomito, tachicardia, ipotensione, sete e possibile shock. Nelle forme acute localizzate il dolore e la contrattura sono limitati ad un solo quadrante: la febbre e i sintomi generali possono essere più attenuati.
Peritonite perforativa o non: tutte le terapie disponibili
Nelle forme non perforative la terapia può essere medica con reidratazione e somministrazione endovenosa di alte dose di antibiotici. Per le varianti localizzate o diffuse, dovute a perforazioni di organi, o nelle forme con gravi condizioni generali, è necessario procedere con una chirurgia aperta con metodo tradizionale, la laparotomia, per eliminare la fonte della contaminazione o per asportare l’appendice dal quale ha avuto origine l’infiammazione. Se non si interviene velocemente, le condizioni di salute peggiorano sino a diventare molto gravi e a mettere in pericolo la vita.
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