No Taboo, Only Love: benvenuti in questo spazio intimo e accogliente, dedicato alla sessualità, alle problematiche ad essa correlate e al benessere di coppia. In questo podcast cerchiamo di rispondere, in maniera semplice e schietta, a tutte quelle domande che nessuno osa porre sul sesso perché considerate, ancora oggi, tabù. A dialogare con Chiara Caretoni, giornalista e conduttrice radiofonica, troviamo Gaia Polloni, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa clinica ed esperta in andrologia e Andrea Cocci, specialista in urologia, andrologia e chirurgia robotica.
Nella puntata di oggi parliamo di disfunzione erettile, proviamo a capire meglio come mai insorge questo disturbo, come si può intervenire per risolverlo e quali sono le ripercussioni che può avere questa patologia sulla vita sessuale della coppia.
In questo articolo
Disfunzione erettile: tre cause principali
Per disfunzione erettile si intende l’incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione. Per quanto riguarda le cause, queste sono principalmente tre. La prima è una causa vascolare, cioè il sangue non arriva bene all’interno del pene e non rimane durante l’erezione. La seconda è una causa ormonale: vari ormoni, tra cui il più famoso testosterone, vanno a regolare l’erezione, l’orgasmo e l’eccitazione, perciò uno squilibrio di questi potrebbe dare dei problemi. La terza invece è la causa psicosomatica, che è da indagare sempre. Queste tre cause possono essere presenti come singole, doppie o tutte insieme.
È associata anche ad altri disturbi?
La difficoltà a mantenere l’erezione è sicuramente la disfunzione erettile più comune, soprattutto nei giovani uomini sotto i 45 anni. Può essere accompagnata da altri disturbi: problemi di natura prostatica, come l’ipertrofia prostatica, disturbi intestinali, problemi legati al pene intese come dermatiti del pene, fimosi ovvero la difficoltà a “scappucciare” il pene durante l’erezione. Tutte le malattie che possono implicare problemi a livello genitale, della prostata e dei testicoli possono compromettere anche l’erezione.
Sessualità di coppia: quale impatto ha la disfunzione erettile?
Nel momento che la disfunzione erettile diventa un problema ricorrente o cronico, per proteggersi da altri fallimenti, l’uomo arriva ad evitare ogni situazione di contatto fisico e intimità per paura che queste situazioni sfocino poi in rapporti sessuali. Questo “evitarsi” porta la coppia ad un allontanamento sia fisico che emotivo. Inoltre, tipicamente, c’è un deterioramento della comunicazione nella coppia che non sapendo come affrontare l’argomento, evita anche di parlarne. Spesso, e ciò accade soprattutto nelle donne, il/la partner tende a incentrare il problema tutto su di sé, credendosi la causa di tutte le défaillances. Questo atteggiamento però non fa che aumentare la pressione sull’uomo che sentirà di dover essere performante e mantenere un’erezione per tranquillizzare il/la partner e dissipare ogni dubbio.
Coinvolgere la partner: un passo assolutamente necessario
Spesso sono gli uomini che non coinvolgono la partner ma anzi affrontano tutto da soli e di nascosto, magari per vergogna o timore del giudizio. Coinvolgere il/la partner è fondamentale e imprescindibile in tutti quei casi in cui il problema nasce nella relazione ed è di origine psicogena, ovvero quando il partner inizia a soffrire di disfunzione erettile con quella partner specifica. Nel caso in cui invece l’uomo avesse manifestato questa difficoltà anche con altre partner, è necessario intraprendere un percorso terapeutico individuale, parlando delle insicurezze e rafforzando l’autostima, per poi coinvolgere anche la partner in un secondo momento.
Disfunzione erettile: a chi rivolgersi
Quando si parla di qualsiasi sintomo medico, la prima porta di accesso al trattamento è sempre il medico di famiglia: una figura importante che permette al paziente di arrivare all’attenzione dello specialista con già uno screening di base che facilita la valutazione da parte dello specialista. In più, il medico di famiglia conosce la storia del paziente e potrà già fornire una terapia efficace.
La diagnosi
Si basa su quelli che sono i sospetti: vascolare e ormonale. Si dovrà passare da esami del sangue specifici che vanno ad analizzare i valori ormonali, mentre per analizzare la componente vascolare ci si affida ad un esame molto specifico, l’ecocolordoppler penieno basale e dinamico, che studia il flusso venoso e arterioso durante la fase dell’erezione e del riposo.
Le terapie disponibili
Esiste ormai una vasta gamma di opzioni, disponibili a seconda della severità del sintomo e dell’origine. Se l’origine è vascolare si dividono in terapie “al bisogno”, i famosi farmaci che presi prima del rapporto danno un afflusso di sangue maggiore, oppure ci sono le terapie “riabilitative” che cercano di rafforzare le arterie del pene e si basano sull’assunzione giornaliera di farmaci con l’aggiunta di onde d’urto peniene o un’iniezione di plasma ricco di piastrine. La scelta di un determinato trattamento si basa sull’expertise dell’urologo di riferimento tenendo in considerazione le caratteristiche particolari del paziente.
Medicinali senza ricetta: cosa rischia chi li assume
Cosa rischia chi acquista farmaci contro la disfunzione erettile senza una valutazione medica, magari online e su siti di dubbia provenienza? Un paziente che ha delle patologie sottostanti diagnosticate o non, potrebbe avere problemi cardiovascolari e neurologici. In seconda battuta potrebbe essere un farmaco inefficace, portando alla frustrazione del paziente e quindi alla componente psicologica.
L’importanza della terapia sessuale
La terapia può essere di grande aiuto sia per l’uomo che per la coppia. Indipendentemente dalla causa del problema, una collezione di fallimenti sviluppa nell’uomo la paura di nuove delusioni portando a quella che noi chiamiamo “ansia da prestazione”. Questa paura si insinua nella mente dell’uomo e gli impedisce di vivere serenamente l’intimità.
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