La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.
Il 1° ottobre si celebra la giornata mondiale del caffè, una bevanda alla quale è difficile rinunciare a casa come al bar.
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Caffè: come riconoscere quello fatto a regola d’arte?
Come facciamo a riconoscere il caffè perfetto? Lo spiega Luigi Morello fondatore della Mumac Academy che ci racconta come si fa a riconoscere un espresso perfetto utilizzando esclusivamente i nostri sensi.
Quando beviamo il caffè possiamo analizzare la bevanda suddividendo il riconoscimento della qualità in differenti fasi: la prima è la fase prettamente visiva, cioè il caffè va osservato e la crema è il primo elemento importante e determinante. La crema deve avere un colore uniforme e nocciola, mentre la tessitura deve essere molto fine e senza bolle, compatta e persistente.
A seguire possiamo passare all’olfatto, ovvero il caffè dovrebbe avere un odore tostato, di cioccolato nel caso del classico espresso. Oggi troviamo caffè moderni che hanno anche dei sentori di fiorito e di frutta ma comunque devono essere odori positivi al contrario, se dovessimo sentire odore di tappo del vino piuttosto che di paglia questi sono sicuramente indicatori di un caffè che non è assolutamente adatto a questo nome.
Infine si assaggia e in modo particolare nel caffè è presente l’acido e l’amaro e qui un altro trucco che segnaliamo è che inizialmente si sente l’acidità e poi l’amarezza; l’acido e l’amaro sono due elementi del gusto che devono essere presenti in modo comunque piacevole.
Riassumendo gli elementi chiave per valutare un buon caffè sono colore, sapore, odore e consistenza della crema.