La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.
Il fumo rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche. Ma stando ad una ricerca condotta dall’Istituto EXE per conto della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, solo il 61% dei cittadini sa che provoca anche gravi danni al sistema muscolo-scheletrico.
Ne parliamo quindi con Francesco Falez, past president della SIOT.
In questo articolo
Fumo: i danni che provoca alle ossa
I dati principali sono di tipo biologico: il fumo agisce fondamentalmente sulla capacità delle cellule ossee, gli ossoplasti, di poter riprodursi adeguatamente portando ad un rischio maggiore di osteoporosi sia negli uomini che nelle donne. Questa condizione è responsabile di un incremento delle fratture di molte ossa del corpo come per esempio il collo del piede o le vertebre. La conseguenza diretta di questa sofferenza biologica, è ovviamente la difficoltà di guarigione delle fratture che determina, nelle condizioni più avanzate, quelle che vengono conosciute come le pseudoartrosi. Si tratta di fratture che non consolideranno mai, non previo nuovo atto chirurgico. Accanto a questi problemi si manifestano anche delle condizioni di ridotta formazione vascolare: riducendosi l’apporto ematico le fratture non consolidano, le protesi non riescono ad integrarsi bene all’osso e le ferite degli interventi chirurgici non guariscono bene portando ad un incremento importante delle infezioni post operatorie.
Le strategie di contenimento
Per ridurre nettamente queste problematiche si consiglia la sospensione dell’abitudine del fumo poiché le complicanze e gli effetti negativi sono dose dipendenti, ovvero tanto piu si fuma tanto più saranno gravi le conseguenze.
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