La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.
L’incidenza della calcolosi urinaria nella popolazione è in aumento, secondo le ultime indagini infatti si stima che questa patologia possa arrivare a riguardare fino al 10/15% degli adulti.
Il motivo di questo aumento viene spiegato da Guido Giusti urologo dell’ospedale San Raffaele di Turro Milano.
L’aumento è dovuto al fatto che purtroppo tutti noi mangiamo più di quello di cui abbiamo bisogno e mangiamo sempre meno “alla mediterranea” e sempre più “alla occidentale”, quindi con un eccesso di sale e di proteine, questo unito al fatto che si mangia più del necessario porta ad uno squilibrio e acidificazione del PH sistemico e quindi fondamentalmente ad un aumento importante dell’incidenza della calcolosi urinaria.
La calcolosi colpisce più l’uomo rispetto alla donna in un rapporto di tre a uno, però l’incidenza è in aumento anche nei soggetti di sesso femminile per il problema dell’alimentazione.
L’alimentazione è uno dei principali fattori di rischio della calcolosi urinaria, ma ce ne sono altri e se si quali sono? Nel mondo occidentale il fattore metabolico è senz’altro il principale, secondario e più importante nei paesi in via di sviluppo è anche la componente infettiva, cioè le infezioni urinarie che portano alla colonizzazione con batteri che secernono nelle urine delle sostanze tali per cui viene di molto facilitato l’insorgenza della calcolosi urinaria; questi sono fondamentalmente i principali fattori di rischio, a seguire ci sono anche malattie genetiche come la cistinuria che colpiscono non più dell’1/2% dei pazienti affetti da calcolosi.
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