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Il vostro labrador è sempre affamato? Colpa di un gene

Uno studio spiega perché questa razza tenda a ingrassare fino all'obesità: la mutazione di un gene ostacola la produzione di una sostanza che "spegne" la fame. La scoperta è molto importante anche per gli studi sull'obesità dell'uomo

Il vostro labrador ha sempre fame? Quello che mangia sembra non bastargli mai? Quando siete seduti a cena vi guarda con occhi supplicanti? Ora arriva la scienza a giustificare le sue abbuffate di croccantini e cibi vari.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cambridge e pubblicato su Cell Metabolism, i labrador retriever sono geneticamente predisposti a ingrassare perché un quinto di loro è portatore di una mutazione del Dna che inibisce il senso di sazietà.

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Si stima che nei paesi sviluppati tra il 34 e il 59% dei cani sia obeso o in sovrappeso. In molti casi la colpa va ricercata in un’alimentazione scorretta da parte dei padroni (che in termini di obesità non sono messi meglio!), ma nel caso dei labrador retriever la causa è genetica. In particolare la responsabile è una variante del gene POMC.

Durante la ricerca, è stato scoperto che tale mutazione ostacola la produzione nell’organismo di sostanze chimiche (i neuropeptidi) che, in condizioni normali, consentono al cervello dell’animale di percepire la quantità di grasso accumulato e “spengono” la fame alla fine di un pasto.

I ricercatori hanno preso in considerazione 310 labrador, li hanno pesati e poi hanno intervistato i loro padroni per capire che rapporto avessero con il cibo. Successivamente, gli studiosi hanno analizzato i geni collegati all’obesità per scoprire eventuali collegamenti tra questi e le differenze di peso tra i cani. La correlazione è stata scoperta proprio con il gene POMC: i cani con una copia della mutazione pesavano 2 chili in più rispetto alla media, mentre quelli che ne avevano due copie pesavano circa 4 chili in più. Tra tutte le razze prese in considerazione, l’unica che presentava la variazione del gene oltre a quella del labrador retriever, è stata quella del flat-coated retriever (non a caso uno stretto parente del primo).

Dallo studio è emerso anche che ad essere maggiormente soggetti alla variazione genetica, sono i labrador utilizzati come cani guida. La motivazione? Probabilmente le modalità con cui questi cani vengono addestrati al loro “lavoro”. Durante le sessioni di educazione, infatti, il cibo svolge un ruolo fondamentale nell’associazione dei comandi alle azioni e viene dato frequentemente come ricompensa.

Se questa notizia può portare sconforto a tutti i proprietari di labrador (una razza molto diffusa, non solo come cane da compagnia, ma anche come cane guida per non vendenti), è invece molto importante per chi lavora alle terapie anti-obesità nell’uomo. Il gene POMC, infatti, è presente anche nell’essere umano e mutazioni molto simili a quelle trovate nel labrador sono state correlate all’obesità.

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