Diventa rimborsabile un farmaco contro la vitiligine, la crema Opezelura a base di ruxolitinib, la prima e unica terapia specifica per la vitiligine non segmentale che colpisce il viso. Si tratta della forma più comune a partire dai dodici anni di età. Lo ha deciso l’Agenzia italiana del farmaco. Il medicinale è acquistabile dietro la presentazione di prescrizione medica limitativa da parte di centri ospedalieri o di specialisti dermatologi, quindi da rinnovare ogni volta.
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I numeri della vitiligine in Italia
In Italia sono circa 330.000 le persone che devono convivere con la vitiligine, malattia autoimmune cronica, che si associa spesso a malattie infiammatorie intestinali, diabete di tipo 2, malattie tiroidee e alopecia areata. Il sintomi più visibile è caratterizzato dalle macchie bianche molto visibili.
Farmaco contro la vitiligine: come agisce?
Ruxolitinib appartiene alla classe di inibitori della Janus chinasi, noti anche come Jak inibitori. Questi farmaci sono già utilizzati nel trattamento di alcuni tipi di tumore e per diverse malattie che come la vitiligine si manifestano sulla pelle.
Finalmente i pazienti hanno a disposizione un farmaco che agisce sul meccanismo alla base della malattia, e che permette la repigmentazione della pelle. È una vera svolta per chi soffre di questa patologia, che può affrontare con ottimismo le conseguenze della vitiligine, che spesso sono anche legate alle malattie mentali. Ansia e depressione sono più diffuse in chi ha la vitiligine rispettivamente del 72% e del 32%, rispetto al resto della popolazione.
Gli studi a sostegno del farmaco contro la vitiligine
Il farmaco è sostenuto dai risultati degli studi clinici di fase 3 (True-V1 e True-V2), che ne hanno attestato l’efficacia nel “guidare” la pelle verso la repigmentazione delle lesioni. Finora i dermatologi prescrivevano corticosteroidi o inibitori della calcineurina topici, che tuttavia non producono risultati soddisfacenti e presentano limitazioni a causa di diversi effetti collaterali.
Ora che è arrivata anche la rimborsabilità la vita dei numerosi pazienti italiani potrà cambiare in modo significativo. Il ruolo del dermatologo sarà ancor più importante, perché l’aderenza alla terapia in questo trattamento è un passaggio cruciale.