Un nuovo studio tutto italiano, a cura dei ricercatori del Dipartimento Scienze Cliniche Luigi Sacco dell’Università degli Studi di Milano, mette in evidenza come i polifenoli in esso contenuti possano contrastare il rischio di sviluppare malattie dell’apparato cardiovascolare.
Gli scienziati italiani, coordinati da Benvenuto Cestaro e Roberta Cazzola, hanno valutato le proprietà dei polifenoli nel proteggere la possibile degradazione degli acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 nel sangue. Nello specifico, rispettivamente gli acidi eicosapentaenoico e docosaesaenoico; acido arachidonico.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Food Research International e riportano come l’estratto di vino rosso – anch’esso italiano – ricco di polifenoli abbia la capacità di proteggere gli acidi grassi polinsaturi dall’ossidazione. L’azione dei polifenoli, in questo studio, si è dimostrata maggiore che non quella esercitata dalla più nota vitamina E.
«Un corretto rapporto tra gli omega-3 e gli omega-6 nelle membrane delle nostre cellule è fondamentale per modulare la risposta infiammatoria. Bassi livelli di omega-3 ed elevati livelli di omega-6, invece, favoriscono l’infiammazione», hanno sottolineato i ricercatori.
I polifenoli hanno altresì dimostrato di agire più efficacemente nei confronti degli omega-3, rispetto agli omega-6; questo processo si estrinseca in un’azione antinfiammatoria.
L’assunzione ottimale di polifenoli per potersi avvantaggiare di questa possibile protezione per il cuore e le arterie è stimata dagli scienziati in un bicchiere al giorno per la donna e due bicchieri al giorno per l’uomo. In questo modo, si possono assumere da circa 0,5 g a 1 g di polifenoli.
Non superare le dosi consigliate perché, come più volte ricordato, l’alcol se assunto in dosi massicce è dannoso.
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