Vino rosso e bianco hanno anche effetti diversi sul sistema ormonale femminile. E proprio capire se e come questo fosse vero, e quale collegamento vi fosse con il rischio di cancro del seno, è stata fatta questa ricerca.
Chrisandra Shufelt del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e colleghi del Department of Cardiology dell’University of Southern California, hanno studiato gli effetti degli inibitori dell’aromatasi (AIs) nell’impedire la conversione degli androgeni in estrogeni, che potrebbe avere un ruolo nello sviluppo del cancro al seno. Lo studio in cross-over ha voluto determinare se vi fossero differenze dettate dall’assunzione di vino rosso o bianco nel processo di inibizione dell’aromatasi.
Alle partecipanti, i ricercatori hanno fatto assumere rispettivamente circa 230 grammi di vino rosso (Cabernet Sauvignon) e poi altrettanti di vino bianco (Chardonnay), per un mese consecutivo ciascuno – prima l’uno e poi l’altro. Dalle analisi eseguite e dai risultati di queste si è scoperto che il vino rosso ha fatto aumentare i livelli di testosterone libero e ormone luteinizzante, al contrario di quanto era invece successo con l’assunzione di vino bianco. Gli effetti sul metabolismo ormonale sono dunque stati rilevati in forma significativa, tuttavia pare che non vi fossero stati cambiamenti significativi nel livelli di estrogeni.
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Women’s Health, e quello che è apparso evidente è che il vino rosso, a differenza di quello bianco, pare svolga il ruolo di inibitore dell’aromatasi. Se tuttavia il vino rosso pare possa sortire di questi effetti, fungendo quindi da potenziale riduttore del rischio di tumore al seno, per contro va ricordato che altri studi clinici hanno suggerito che bere oltre misura lo stesso vino può per contro aumentare di circa il 15% questo stesso rischio.
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