Dovrebbe partire entro il mese di novembre la somministrazione del vaccino Covid insieme all’antinfluenzale. È arrivato l’ok alla somministrazione congiunta dei due sieri da parte del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. La decisione riguarda solo quelli a mRNA, quindi Moderna e Pfizer-BioNTech. Non sarà possibile invece con quelli vivi attenuati, come AstraZeneca e Johnson & Johnson e molti altri vaccini. Per questi ultimi bisogna attendere almeno 14 giorni tra un vaccino e l’altro.
La decisione è contenuta in una circolare del ministero della Salute firmata da Gianni Rezza. Il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute ha spiegato che l’intervallo temporale si deve a valutazioni svolte dall’Agenzia del farmaco italiana, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio superiore di sanità. In poche parole dalle massime autorità della salute nel nostro Paese.
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Vaccino Covid insieme all’antinfluenzale: spesso persone a cui è consigliata la terza dose, devono fare anche il vaccino contro l’influenza stagionale
Com’è noto ci sono alcune categorie di persone per le quali anche il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato. Spesso si tratta delle stesse persone a cui è consigliato di procedere alla terza dose di vaccino. Con questa circolare sarà possibile iniettare a queste persone un vaccino che contenga sia il virus influenzale circolante, sia quello anti Covid, ma mRNA. Naturalmente lo stesso principio lo si applicherà alle persone con più di 60 anni che non si sono ancora vaccinate.
La decisione dei massimi esperti della salute italiana arriva nonostante nelle schede tecniche dei vaccini anti-Covid autorizzati dall’Agenzia europea del farmaco non sia espressamente indicata questa possibilità. Diversi studi e anche l’evidenza clinica hanno però dimostrato che non ci siano particolari controindicazioni per questa scelta.