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Tumore metastatico del colon: iniziativa per i pazienti

Obiettivo del progetto è favorire la creazione di spazi di vita per i pazienti, in cui la qualità dell’esistenza e il benessere globale siano centrali all’interno di un approccio integrato

Nasce con precisi e ambiziosi obiettivi la campagna di sensibilizzazione sull’esperienza delle persone con tumore metastatico del colon-retto “Più – Più cura. Più tempo. Più vita.”:

  • Più cura, con la promozione di un approccio non limitato al trattamento medico;
  • più tempo, migliorando le prospettive dei pazienti attraverso la diagnosi precoce;
  • più vita, aiutando i pazienti a vivere al meglio tutto il tempo del loro percorso.

L’iniziativa, promossa da Takeda Italia con il patrocinio di AIIAO–Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologica, A.I.Stom-Associazione Italiana Stomizzati, AMICI Italia–Associazione nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, Fondazione ANT, Europa Colon–Italia APS, FAVO–Federazione Italiana Delle Associazioni Di Volontariato In Oncologia, ROPI–Rete Oncologica Pazienti Italia, SIPO–Società Italiana di Psico-Oncologia.

Quali sono gli obiettivi dell’iniziativa per i pazienti con tumore metastatico del colon retto?

Obiettivo dell’iniziativa è favorire la creazione di spazi di vita per i pazienti, in cui la qualità dell’esistenza e il benessere globale siano centrali all’interno di un approccio integrato che possa “prendersi cura di ogni aspetto della cura”.

Motore della campagna il gruppo di lavoro rappresentato da Associazioni di Pazienti, Società Scientifiche e medici che, a partire dai bisogni dei pazienti, ha messo a punto un documento che riunisce le istanze specifiche per migliorare concretamente l’esperienza di cura:

  • a partire dalla prevenzione e dall’informazione, che vanno potenziate,
  • così come l’adesione allo screening per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, che è ancora sub-ottimale sul territorio nazionale e incontra diverse resistenze nella popolazione.

Quali sono gli attuali programmi di screening?

«Attualmente i programmi di screening offerti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale nella fascia d’età 50-69 anni si basano sulla ricerca di sangue occulto nelle feci ogni due anni. Qualora risultasse positivo, il passaggio successivo è la colonscopia» spiega Tiziana Pia Latiano, Oncologa e Consigliere Nazionale AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica.

Fondamentale aderire allo screening

«Lo screening è in grado di individuare la presenza del tumore in persone senza sintomi. In questo modo gli esperti identificano le lesioni precancerose e adenomi, i cosiddetti polipi. Si tratta di formazioni benigne potenzialmente in grado di trasformarsi in cancro. È fondamentale aderire allo screening, che come dimostrato in numerosi studi scientifici, è in grado di ridurre la mortalità per tumore del colon-retto del 20-30% grazie all’immediato trattamento delle lesioni precancerose».

Un cortometraggio sull’esperienza dei pazienti

Cuore emozionale della campagna è il cortometraggio in tre episodi “Un’esperienza in più”, per la regia di Alessandro Guida. È stato realizzato per focalizzare l’attenzione del pubblico sull’esperienza esistenziale dei pazienti. I video dei tre episodi sono diffusi attraverso la landing page, dove sono approfonditi gli aspetti legati ai temi chiave della campagna.

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