Dopo un anno (e più) in cui si è parlato quasi unicamente di coronavirus, ci siamo resi conto di aver trascurato tante altre patologie e visite di controllo. Soprattutto gli screening anti-tumorali: si stima che nel 2020 ci sia stato un calo di circa il 35%, con un conseguente forte ritardo nelle diagnosi e nelle cure di neoplasie diffuse nella popolazione italiana, come – per quanto riguarda le donne – il tumore al seno.
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Tumore al seno: l’iniziativa e le visite gratuite
La Carovana della prevenzione è un programma itinerante ideato da Komen Italia e la Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS di Roma (con il sostegno di Procter & Gamble) per prendersi cura della salute delle donne e offrire visite gratuite su tutto il territorio nazionale. In particolare, la carovana raggiungerà le periferie e le aree di maggior disagio del centro e sud Italia. Zone, cioè, con ridotta accessibilità ai servizi sanitari, con maggiore disparità nell’accesso allo screening mammografico oppure città e paesi in cui il calo delle visite di prevenzione è stato più forte a causa del Covid-19.
Le 9 tappe in Italia
Il 15 maggio quattro camper iper tecnologici, dotati di tutta la strumentazione necessaria per la diagnosi precoce dei tumori del seno e di altre patologie oncologiche femminili, partiranno per raggiungere nove città italiane: Roma, Bari, Bitti, Carbonia, Napoli, Reggio Calabria, Gioia Tauro, Catania ed Enna. La prima tappa è a Roma, sabato 15 e domenica 16 maggio, rispettivamente nei quartieri Quartaccio (Via Thomas Mann, angolo via Sand) e Corviale (Via Marino Mazzacurati 89) dalle 9.30 alle 17.00. Per conoscere le altre tappe e gli orari, potete consultare questo link.
Che visite gratuite si possono fare
Sulla carovana si eseguiranno PAP test, mammografie, ecografie mammarie ed ecografie ginecologiche. Non è necessaria la prenotazione, ma chi vuole può farlo compilando il form disponibile online per Roma Quartaccio e Corviale.
I numeri del tumore al seno
«Delle quasi 56 mila donne che in Italia ogni anno ricevono una diagnosi di tumore al seno, 12 mila perdono ancora la battaglia. Spesso a causa di una diagnosi tardiva» commenta Riccardo Masetti, presidente di Komen Italia. «La pandemia ha fatto notevolmente ritardare cure e screening oncologici e si prevede che nel 2021 3 mila donne scopriranno in ritardo di avere un tumore del seno, quando la malattia sarà in stato più avanzato e quindi più difficile da curare».
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