Amanti delle treccine a rischio calvizie. In aumento i casi, soprattutto giovani donne, con problemi di alopecia da trazione dovuta alle acconciature stile afro. Comode, pratiche e molto di tendenza in estate, salvo poi, al ritorno dalle vacanze, l’amara sorpresa di ritrovarsi senza capelli.
Secondo Marco Toscani, presidente della Società Italiana di cura e chirurgia della calvizie «il problema è causato dalla continua trazione esercitata dalle treccine che, a lungo andare, possono determinare danni irreversibili». Un rischio cui non sembrano dar peso le tante emule dell’ attrice Bo Derek. Sui lidi italiani da qualche anno, donne africane, o talvolta caraibiche, realizzano treccine per 35/40 euro (dal parrucchiere i costi possono lievitare fino a 600 euro).
A sentire loro «nessun problema, solo vantaggi» per un’ acconciatura glamour per l’estate: pettinatura sempre in ordine, si soffre meno il caldo e addio al fastidio di nuotare con i capelli davanti agli occhi. Molte anche le mamme che sottopongono i figli a interminabili sedute per le treccine, da tre a sei ore. I capelli dei bambini sono, però, più a rischio perché più delicati e sottili. Inoltre, intrecciare i capelli espone il cuoio capelluto all’ azione diretta dei raggi solari ustionando e seccando l’ epidermide.
Al sole, non solo durante le ore trascorse in spiaggia, meglio applicare sul cuoio capelluto una protezione solare e coprire il capo con cappelli e bandane. «Il sole, il sudore, la sabbia e l’acqua del mare – mette in guardia l’esperto – possono determinare l’alterazione del Ph naturale della cute con un aumento della produzione di sebo, e – aggiunge Toscani – l’impossibilità di lavare e asciugare accuratamente la chioma intrecciata può causare la proliferazione batterica, alla base di fenomeni come forfora, micosi e dermatiti».
Tra le varie tipologie di treccine (rasta, africane, alla francese), con o senza applicazione di extension, sembrano essere meno dannose quelle aderenti al capo, dalla fronte alla nuca, perché la trazione viene distribuita su una porzione di capelli più ampia.
«Quando si decide di toglierle, però, gli inconvenienti sono gli stessi» chiarisce Roberto Carminati, hair stylist delle star, «capelli indeboliti, cute irritata e sensibile, follicoli sofferenti. Il diradamento dei capelli e la difficoltà a districarne i nodi costringe spesso a tagliarli». Unanime il consiglio post vacanza: tenere le treccine al massimo per una settimana, ogni giorno lavare con cura la cute con shampoo delicato e asciugare bene l’intera capigliatura.
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